Dalla partita contro il Napoli la Roma esce, qualora ce ne fosse ancora bisogno, con una certezza: l'assoluta grandezza del proprio Capitano. Totti illumina lo Stadio Olimpico e dà un senso ad una giornata che si stava prefigurando catastrofica. Dopo 21 minuti del primo tempo, infatti, erano già due i giocatori della Roma costretti ad uscire per infortunio. Motta al 10' e 11 minuti dopo Julio Sergio. L'infortunio di quest'ultimo è quello che sorprende di più perchè vedere un portiere che, con palla distante e senza aver subìto alcun contrasto, si accascia a terra e chiede il cambio è veramente incredibile. Praticamente un infortunio da fermo. Lobont, il suo sostituto, forse perchè ancora freddo, forse perchè emozionato, non fa neanche in tempo ad infilarsi i guanti che si fa bucare in maniera grottesca da un tiro senza pretese di Lavezzi. Roma sotto di un gol con due sostituzioni forzatamente effettuate per infortuni non provocati. Neanche Dario Argento sarebbe stato capace di scrivere una sceneggiatura più "horror" di questa per i tifosi giallorossi.
Ma gli uomini di Ranieri oggi sono presenti. Reagiscono. Non ci stanno a perdere davanti al proprio pubblico. Soprattutto c'è Totti. Dagli spalti si alza uno striscione con scritto "No Totti no party" e il Capitano prende alla lettera l'incitamento della tifoseria. Oltre a giocate di classe sopraffina, Francesco agguanta il pareggio per la Roma nel primo tempo grazie ad una deviazione su tiro di Perrotta e poi conquista e fa conquistare ai suoi colori i 3 punti grazie ad uno dei suoi "classici" nel vasto repertorio che ha: finta smarcante e tiro di destro. Incrociato. Rasoterra. Imprendibile.
Peccato che l'urlo di gioia per il suo 184° gol in serie A, raggiunti il record di realizzazioni di Batistuta e l'ottavo posto nella classifica dei marcatori di sempre, sia subito smorzato da un smorfia di dolore. Totti si piega e si va a toccare il ginocchio destro, quello operato recentemente. Ranieri lo osserva preoccupato mentre il suo gioiello si porta a bordo campo per farsi medicare. Sa di non avere più sostituzioni dopo l'ingresso all'inizio del secondo tempo di Faty al posto di Cerci e i due cambi forzati del primo tempo.
Ma Totti è uno di quei rari Campioni che sanno anche soffrire. Un'accurata fasciatura al ginocchio e Francesco stringe i denti e rientra in campo. Fortunatamente la pausa per la Nazionale gli garantirà almeno due settimane di riposo per riprendersi dal piccolo infortunio.
Ancora una volta, grazie al suo Capitano, la Roma conquista tre punti importantissimi. Si porta a quota 11 in classifica a sole cinque lunghezze dal duo di testa Sampdoria – Inter. Oltre a Totti le note positive della giornata sono uno straordinario Perrotta, l'ottima prestazione di Faty e la disciplina tattica di Andreolli. Deludono ancora una volta Pizarro e Vucinic, a volte irritanti nelle loro giocate spente e prevedibili.
Appuntamento a domenica 18 ottobre per il posticipo serale contro un Milan ancora non al top della condizione. Sperare in un possibile bottino pieno contro gli uomini di Leonardo non è utopia. E questa concreta Roma di Mister Ranieri lo sa bene.