Fiorentina e Lazio, reduci dai successi europei ottenuti contro Liverpool e Levski Sofia, si affrontano al Franchi in un match che promette emozioni e spettacolo. Il pareggio senza reti non fa onore a un match ricco di emozioni, bel gioco e occasioni da gol. Grandi proteste dei viola per un gol fantasma realizzato al 79' da Gilardino e non convalidato dall'arbitro.
La squadra di Prandelli ripropone il 4-2-3-1 che ha fruttato la prestigiosa vittoria contro il Liverpool, Ballardini schiera i suoi con un classico 4-4-2. L’avvio del primo tempo è favorevole ai biancocelesti, che già al 2’ provano a impensierire Frey con un tiro dal limite di Pasquale Foggia. I viola si fanno vivi dalle parti di Muslera intorno al 20’: calcio d’angolo da sinistra, Mutu colpisce di testa e Baronio respinge nei pressi della linea di porta. Le due squadre si affrontano a viso aperto, la partita è bella e equilibrata con i due portieri che non corrono rischi particolari, almeno fino al 45’. Infatti, nel finale del primo tempo, sono i padroni di casa a creare due buone occasioni. La prima con Zanetti che colpisce in mischia e si vede respingere la palla da Baronio, ancora una volta sulla linea, la seconda con Montolivo che spreca a pochi passi dalla porta. Il secondo tempo si apre con la Fiorentina che cerca di sfruttare ancora di più la spinta di Vargas sulla fascia sinistra e la pressione di Mutu, Jovetic e Montolivo sui centrali della Lazio. Il netto predominio territoriale viola produce una buona occasione per Jovetic che al 19’ spreca un ottimo assist di Mutu. Dopo lo scampato pericolo Ballardini inserisce Dabo per Rocchi e la Lazio, ora più coperta a centrocampo, cerca di reagire. Al 23’ è Foggia, liberato davanti al portiere da una clamorosa disattenzione dei centrali viola, a mancare un gol che sembra fatto. Ancora Foggia al 28’ prova a battere Frey, che devia in corner un tiro destinato a spegnersi all’incrocio dei pali. Al 30’ Ballardini sostituisce Foggia con Meghni, mentre Prandelli inserisce Jorgensen al posto di Marchionni. Il valzer delle sostituzioni priva la Lazio del suo uomo più vivace e la squadra, che comicia a risentire della fatica accumulata nel giovedì di Europa League, arretra il proprio baricentro. La gara diventa un assedio dei viola alla porta di Muslera. Al 79' l'azione più importante del match: Gilardino, entrato al posto di Mutu al 21', salta Muslera e calcia a porta vuota. Radu, tra i migliori in campo, rincorre la sfera e la respinge quando sembra avere già varcato la linea di porta. L'arbitro e il guardalinee non convalidano la marcatura e fanno proseguire il gioco, con il risultato che resta inchiodato sullo 0-0 nonostante le vivaci e fondate proteste di Gilardino. L'episodio carica ancora di più i gigliati che, incitati dal pubblico, continuano a spingere come forsennati, producendo però solo un paio di tiri da fuori area agevolmente controllati dal portiere laziale. I capitolini, agevolati dalla valutazione arbitrale sul gol fantasma di Gilardino, portano a casa un ottimo punto. Per almeno 60' giocano alla pari contro un avversario che in casa non subisce gol da 505’ e finora ha sempre vinto, creando anche due ottime occasioni che un Foggia poco cinico non traduce in gol. Il prossimo turno vedrà la Lazio di scena all'Olimpico contro la Sampdoria capolista. Speriamo che i biancocelesti, dopo aver dimostrato di saper soffrire, siano capaci di far soffrire gli avversari. Avanti Lazio.