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Lazio – Palermo: Sirigu para tutto, Zarate rimedia all’errore di Muslera

mauro_zarate_cropDopo la brutta sconfitta con il Parma, la Lazio affronta il Palermo di Zenga nella seconda partita consecutiva all’Olimpico. Le due squadre, protagoniste di prestazioni non all’altezza delle attese e delle premesse di inizio stagione, hanno la necessità di migliorare sia il morale che la classifica. Le ormai consuete assenze costringono Ballardini a abbandonare il rombo per il 4-3-3, con Del Nero schierato come terzino sinistro e l’innesto di Radu al centro della difesa. Zenga schiera Bovo al posto di Goian e Sirigu, debutto fenomenale per lui, al posto del portiere titolare Rubinho.

Il risultato finale sta stretto alla Lazio: dal 20’ in poi la squadra di casa, ispirata da un Baronio in grande spolvero, ha schiacciato gli avversari nella loro metà campo arrivando al tiro almeno una ventina di volte e ottenendo ben 14 calci d’angolo. I biancocelesti, ottimi per orgoglio e determinazione, possono rimproverarsi per le occasioni mancate e soprattutto dolersi per l’ottima giornata dell’estremo difensore palermitano. Al 24’ comincia la sfida tra l’esordiente Sirigu e gli avanti laziali. Zarate con un doppio dribbling si beve due avversari e va al tiro, un destro a girare dai 20 metri deviato in angolo con il primo di una lunga serie di interventi decisivi. Al 38’ il portiere palermitano si oppone prima a un tiro dalla distanza di Baronio e successivamente a un colpo di testa di Mauri. Al 39’ ci prova Pasqualino Foggia con un pericoloso tiro-cross che il portiere rosanero smanaccia, impedendo a Cruz di prendere palla. Sul prosieguo dell’azione Kjaer allontana il pericolo spazzando sulla linea di porta. L’ultimo intervento del primo tempo arriva allo scadere, ancora su un tiro di Foggia bloccato in due tempi. Al rientro in campo lo spartito non cambia: l’undici di casa cerca senza successo di superare la linea difensiva degli ospiti, mai pericolosi nel primo tempo. AI 55’ Foggia serve Zarate, ma il tiro del talento argentino è debole. Al 64’ Rocchi, subentrato a Cruz, serve Foggia: il sinistro scagliato dall’esterno laziale è diretto all’incrocio dei pali, ma ancora una volta Sirigu si oppone con una prodigiosa deviazione in corner. Un minuto dopo il Palermo crea la sua prima occasione da gol. Miccoli serve Cavani in area, Muslera è lesto a intervenire sul tentativo di assist per Simplicio. Al 68’ ancora Lazio all’assalto con Rocchi che coglie il palo con un tiro da posizione impossibile. Al 69’ è Zarate a provarci dalla distanza: nulla di fatto. La Lazio meriterebbe il vantaggio ma, come spesso accade, è il Palermo a ottenerlo. Al 75’ un bolide dell’uruguagio Cavani sorprende Muslera: ospiti in vantaggio e Lazio costretta a rincorrere nonostante le tante occasioni create. Il team di Ballardini però non si perde d’animo e pressa alla ricerca del pari. All’80’ Migliaccio rischia un clamoroso autogol deviando di testa un cros di Radu. Il pareggio giunge a sei minuti dalla fine: punizione calciata da Baronio, mischia in area e Zarate raccoglie il pallone, lo stoppa di petto e con un sinistro rasoterra riesce finalmente a violare la porta palermitana. A questo punto i capitolini provano a vincere la partita, ma Sirigu, decisamente il migliore in campo, sigilla il risultato con due interventi strepitosi su Rocchi.

La formazione di Ballardini raccoglie un solo punto ma gioca un buon calcio e, tenendo fede al suo inno, nell’occasione non molla mai. Speriamo che il positivo rientro di capitan Rocchi, il ritorno al gol su azione di Maurito Zarate e le convincenti prestazioni di Baronio e Radu siano il preludio a una partita vittoriosa in Europa League. Giovedì la Lazio affronterà il Levski Sofia: è già una partita da dentro o fuori.

Avanti Lazio.

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