"Al mio segnale scatenate l'inferno". Queste saranno state le parole di Ranieri prima dell'ingresso in campo della Roma contro la Fiorentina a fronte di una prova gagliarda e vigorosa. In occasione del suo esordio all'Olimpico come allenatore Ranieri, in versione Massimo Decimo Meridio, voleva 11 gladiatori e 11 gladiatori ha avuto. I giocatori della Roma si sono ricordati, improvvisamente, di essere campioni e hanno dato una straordinaria prova di carattere, forza e tecnica sopraffina. Fiorentina annichilita. Vittoria. La numero 1.000 in campionato per i colori giallorossi.
E' vero che davanti non c'era la miglior Fiorentina vista fino ad ora, ma i gigliati venivano comunque da una serie di partite positive e con 4 punti di vantaggio sulla Roma.
I giallorossi nel primo tempo non sbagliano nulla, al punto che la mente corre subito alla Roma di Spalletti, a quel meccanismo che, quando oliato alla perfezione e con gli ingraggi nel posto giusto, incantava le platee nazionali e internazionali. Totti, stimolato dalla parole del tecnico, regala una prestazione superba. Due gol e assist vincente per l'incornata feroce di de Rossi che porta la Roma sul 3 a 0. Oltre alle "solite" giocate di classe che ormai appaiono normali ma che normali di certo non sono.
Totti, De Rossi e Ranieri. Qui c'è Roma dentro la Roma. Tre romani, tifosi della Roma che, ognuno con il proprio ruolo, guidano la Roma. Ma è tutta la squadra stavolta ad essersi espressa su livelli altissimi. Vucinic, finchè ha tenuto fisicamente, ha incantato l'Olimpico, oltre ad essersi procurato il rigore, finalizzato da Totti, che ha aperto la strada alla vittoria giallorossa. Un Perrotta, di nuovo in forma, si riscopre l'incursore di un tempo. Anche Okaka, entrato al suo posto, si è distinto per impegno e tecnica.
Peccato per lo scivolone di Basilea. Senza quella bruttissima prestazione si poteva senza dubbio affermare che la Roma fosse finalmente in crescita e in ripresa. Il 3 a 1 contro gli undici di Prandelli è un toccasana formidabile per i lupi giallorossi. Speriamo però che non sortisca effetti "sbornia" o di appagamento. Di sicuro c'è da lavorare ancora e molto. Soprattutto in vista dell'incontro di mercoledì sera, per il turno di campionato infrasettimanale. Si andrà a giocare a Palermo dove i Capitolini troveranno gli uomini di Zenga desiderosi di riscattare la sconfitta di misura contro il Parma.