Roma diventa il palcoscenico di una riflessione profonda sulla natura dei confini, delle identità e dei dispositivi di controllo sociale con “Dogana”, in scena dall’8 al 10 maggio 2025 al Fortezza Est. La produzione, creata dalla performer e compositrice Merel van Dijk con la regia di Cristina Vuolo, esplora le tematiche dell’identità e del controllo attraverso un viaggio che inizia idealmente ai controlli di un aeroporto e finisce nel profondo delle sfere personali e culturali. Analizziamo le sfumature e i messaggi di questo spettacolo.
Un viaggio tra frontiere geografiche e interiori
Lo spettacolo “Dogana” si presenta come un viaggio che inizia ai controlli passportuali di un aeroporto, un luogo simbolico dove l’identità viene ridotta a un semplice codice a barre. Merel van Dijk, attraverso la sua interpretazione interdiscliplinare, invita a riflettere sulla tensione tra la propria individualità e i confini imposti dalle società moderne. In scena, il passaggio attraverso le frontiere diventa un’esplorazione poetica e a tratti ironica delle limitazioni geografiche, culturali e di genere. L’opera affronta la tematica del controllo sociale e offre una critica acuta dei cliché di coppia, dell’apprendimento e dell’assimilazione delle norme sociali, esaminando come tali strutture invisibili influenzino e controllino i nostri desideri e le nostre azioni.
Nel corso della narrazione, “Dogana” non è solo una performance visiva ma anche sonora. La composizione di suoni e immagini crea un flusso scenico che rispecchia il complesso dialogo tra l’individuo e i “devo” sociali interiorizzati, esortando lo spettatore a un corpo a corpo con le aspettative psichiche e culturali acquisite. Più che offrire risposte, lo spettacolo sollecita domande, spronando il pubblico a riflettere sui propri confini personali e culturali e sulle norme che governano le loro vite.
L’arte come strumento per interrogarsi
Nel “Dogana”, l’arte di van Dijk diventa un mezzo per sfidare le norme accettate e le abitudini societarie, proponendo una visione alternativa di ciò che potrebbe significare violare, o almeno mettere in discussione, i confini. La regia di Cristina Vuolo contribuisce a trasformare lo spazio scenico del Fortezza Est in un territorio di riflessione e cambiamento, inserito nella stagione teatrale ‘Siamo argento vivo’ che si focalizza su temi di mutabilità, inquietudine e imprevedibilità. Fortezza Est, situata nel quartiere Tor Pignattara, si presta come cornice perfetta per queste discussioni complesse e coinvolgenti, grazie alla sua storica propensione per programmi culturali innovativi e stimolanti.
La poetica di “Dogana” funge da invito a disimparare e disobbedire, ponendo sfide dirette agli spettatori che sono costretti a relazionarsi con le proprie esperienze di identità ed alienazione. A partire da un momento familiare e riconoscibile come quello del controllo passaporti, lo spettacolo evolve fino a divenire una metafora della vita stessa, ponendo al centro del dibattito la necessità di un’identà artistica sincera e senza compromessi, lontana dalle pressioni mainstream.
Un calendario di eventi che include “Dogana”
Inserito nel più ampio contesto della stagione teatrale del Fortezza Est, “Dogana” fa parte di un programma denominato ‘Siamo argento vivo’, incentrato su storie di mutabilità, inquietudine e imprevedibilità. La programmazione del Fortezza permette di collocare “Dogana” in un convincente panorama artistico caratterizzato dall’esplorazione e dalla stimolazione intellettuale. Attraverso una serie di spettacoli, la stagione 2024/25 di Fortezza Est si propone di interrogare lo status quo e presentare dinamiche innovative e talvolta provocatorie all’interno della scena culturale.
L’intento del Fortezza Est è quello di proporre un tipo di teatro che guarda avanti, ben rappresentato da una produzione come “Dogana”, che punta i riflettori su questioni fondamentali e contemporanee, invitando il pubblico a partecipare a una discussione più ampia sul significato dell’identità nell’attuale contesto sociale e culturale.
Info utili
Lo spettacolo “Dogana” andrà in scena al Fortezza Est dal 8 al 10 maggio 2025, con inizio alle ore 20:30. Il teatro Fortezza Est è situato in via Francesco Laparelli, 62 a Roma, nel quartiere Tor Pignattara. Il costo del biglietto unico per partecipare allo spettacolo è di 12 euro. Sono disponibili i numeri WhatsApp 329.8027943 e 349.4356219 per ulteriori informazioni e prenotazioni.
(Fonte e immagine: Eleonora Turco – Ufficio Stampa)