Al Teatro Lo Spazio di Roma, dall’8 all’11 maggio, andrà in scena “Lo strano caso di Kimberly”, una commedia che offre uno sguardo particolare sulla vita e le sue complessità. La vicenda, incentrata su Kimberly, una sedicenne affetta da progeria, riporta in modo ironico e riflessivo i problemi e le sfide di vivere con una malattia rara che accelera drammaticamente l’invecchiamento. Con la regia di Giuseppe Brancato e l’adattamento italiano di Elisabetta Tulli, lo spettacolo è ambientato negli ultimi anni ’90 a Civitavecchia e racconta la storia di una ragazza che lotta per vivere come un’adolescente normale nonostante le avversità.
Una storia straordinaria di ordinaria complessità
L’opera teatrale racconta come Kimberly, interpretata dall’acclamata attrice Monica Guazzini, affronti la sua difficile realtà quotidiana. Pur essendo una sedicenne, la sua malattia la fa apparire come una donna di 72 anni, imponendo un ritmo di vita unico a cui Kimberly risponde con incredibile coraggio e determinazione. Il pubblico potrà entrare nel mondo di Kimberly e osservare il suo tentativo di navigare attraverso le sfide adolescenziali tipiche, amplificate in modo esponenziale dalla condizione che la affligge.
Il contesto familiare aggiunge ulteriore dramma alla narrazione: il padre Mario, che affoga i suoi dispiaceri nell’alcol, e la madre incinta, Pattie, ipocondriaca fino all’eccesso, incarnata da Elisabetta Tulli, disegnano una famiglia che, invece di sostenere, complica ancora di più la vita di Kimberly. Non mancano personaggi di contorno carismatici, come la zia Debora, interpretata da Alessandra Aulicino, che include Kimberly e i suoi amici nei suoi piani truffaldini, aprendo ulteriori riflessioni sulla sincerità e il bisogno umano di connessioni reali.
Il cast e l’eccellente messa in scena
Giuseppe Brancato dirige con mano esperta un cast di attori di prim’ordine, assicurando che ogni sfumatura dello spettacolo prenda vita sul palcoscenico. Accanto a Monica Guazzini e Elisabetta Tulli, troviamo Giovanni Serratore nel ruolo del padre di Kimberly, Mario, e Sergio Del Prato, che interpreta Giorgio, un adolescente nerd il cui lato umano e vulnerabile è messo in risalto con abilità e sincerità.
La scenografia è stata realizzata da Ilaria Ambramà e Adriano Balsamà, mentre i costumi di Veronica Iozzi aiutano a immergersi ulteriormente nel mondo di Kimberly, trasportando il pubblico negli anni ’90 attraverso dettagli visivi e colori sapientemente scelti. La produzione, firmata Subtext ETS, si prefigge di intercettare un vasto pubblico, riuscendo a trattare con intelligenza e sensibilità temi di frattura, solidarietà e crescita emotiva.
Un’esperienza di teatro coinvolgente
Lo spettacolo non è solo un’opera teatrale, ma un evento che promette di essere un’esperienza a tutto tondo, capace di suscitare risate e pensieri profondi nel pubblico. Questo si estende anche alla progettazione dei personaggi e della storia: il dramma e la commedia si intrecciano, portando il pubblico a ridere e riflettere attraverso una narrazione che sfida gli stereotipi comuni sulle malattie rare e le dinamiche familiari.
“Lo strano caso di Kimberly” è un’opera che invita a guardare oltre le apparenze e comprendere le sfide di una vita vissuta in avanti veloce. La rappresentazione ci ricorda la fondamentale importanza dell’empatia e della comprensione, proponendo una commedia che è tanto un atto di denuncia quanto un inno alla resilienza e alla forza d’animo.
Info utili
Lo spettacolo si terrà al Teatro Lo Spazio di Roma, situato in Via Locri 42, dall’8 all’11 maggio. Gli spettacoli saranno in programma giovedì e venerdì alle ore 21:00, sabato alle 18:00 e domenica alle 17:00. I biglietti hanno un costo di 15 euro, con riduzioni disponibili a 12 euro. Giovedì e venerdì il bar sarà aperto a partire dalle 20:00 per offrire aperitivi.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 339 775 9351 o 06 77204149.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)