Il Teatro Primo Studio a Roma si prepara ad ospitare una prima assoluta che promette di scuotere il pubblico e di stimolare la riflessione sul modo in cui vengono raccontati i crimini nella società contemporanea. Come si racconta un crimine è uno spettacolo drammatico diretto da Diego Hernandez A. che, insieme ad un cast di talentuosi attori e artisti, offre una riflessione profonda e stimolante sulla narrazione del crimine, in particolare riguardo alle vite delle donne.
Una produzione italo-cilena per riflettere sulla narrazione
L’8 maggio 2025 segnerà l’inizio di uno spettacolo che porterà sul palcoscenico del Teatro Primo Studio una co-produzione unica nel suo genere, frutto della collaborazione tra Núcleo de creación armada e Gruppo 109. Quest’opera, che si muove tra l’Italia e il Cile, nasce da un’intensa ricerca condotta con il cast, concentrandosi sulla manipolazione e sul consumo delle storie criminali nella nostra società. L’obiettivo del progetto non si limita a sollevare questioni sui crimini stessi, ma si estende a come questi vengono raccontati e percepiti dal pubblico.
Il focus principale dello spettacolo è l’analisi critica dei meccanismi attraverso i quali la narrazione mediatica modella la percezione del femminile. Questo tema è particolarmente esplorato attraverso i personaggi protagonisti, due podcaster appassionate di true crime, che trovano le loro vite intrecciate con quella della vittima, un’influencer cilena, di cui stanno raccontando la scomparsa. L’opera invita il pubblico a riflettere sul proprio ruolo, chiedendosi se siamo veramente solo spettatori passivi di tali narrazioni.
Dai media sociali al palcoscenico: il crimine come intrattenimento
Una questione centrale trattata dallo spettacolo è il modo in cui i media trasformano crimini reali in intrattenimento, alzando il sipario su una parte oscura del mondo contemporaneo. Utilizzando un linguaggio teatrale incisivo e ironico, il regista Diego Hernandez A. scava nel fenomeno della spettacolarizzazione del crimine e del dolore. La scelta delle parole, il tono e la modalità di divulgazione di questi eventi sono come specchi che riflettono la nostra società.
L’originalità del tema risiede nel suo approccio critico verso le piattaforme di comunicazione moderne e nell’interrogare quanto rumore debbano fare le storie per essere ascoltate. Attraverso l’interpretazione delle attrici Caterina Bonanni, Silvia Macaluso e Laura Margarita, lo spettacolo solleva domande urgenti: cosa accade quando una tragedia personale diventa un racconto alla portata di chiunque abbia una connessione Internet? E ancora, quanto è etico il nostro interesse per il true crime?
La messa in scena al Teatro Primo Studio
Teatro Primo Studio diventerà la cornice di questo stimolante dibattito dall’8 al 10 maggio 2025. Questo teatro, situato nel cuore dell’Università La Sapienza di Roma, offre un’opportunità unica non solo agli studenti, che avranno un’anteprima e un talk il 6 maggio, ma a tutti gli spettatori che parteciperanno. Il team creativo si avvale delle scenografie e delle luci curate da Claudia De Palma e Giorgia Loser, che insieme ai costumi e alla musica composta da Niccolò Saltori, contribuiscono a creare un’esperienza immersiva e toccante.
Il lavoro svolto da tutta la squadra è volto a portare alla luce le verità spesso celate dietro le storie criminali, mostrando quanto il nostro consumo di tali narrazioni sia diventato parte del problema. La recitazione, in combinazione con un allestimento visivo forte, invita a una profonda introspezione collettiva sui temi presentati.
Info utili
Lo spettacolo Come si racconta un crimine avrà luogo presso il Teatro Primo Studio, Piazzale Aldo Moro, 5, Roma. Si terrà dall’8 al 10 maggio 2025, con inizio alle ore 20:00. La durata dello spettacolo è di 80 minuti ed è consigliato a un pubblico di età superiore ai 14 anni. Il prezzo del biglietto è di 12€. Per info e prenotazioni si contattare l’email: gruppo.109.00@gmail.com.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)