Nel cuore della vibrante scena culturale romana, si prepara a prendere vita un evento che promette di scuotere e affascinare gli spettatori. Il Centro Nazionale di Produzione della Danza, noto per il suo impegno nella promozione dell’arte performativa, presenta due prime nazionali che invitano il pubblico a riflettere su temi profondamente attuali. Alla guida di questo immersione artistica, ci sarà la compagnia di teatro fisico Farm in the Cave, rinomata a livello internazionale per il loro approccio incisivo e innovativo.
Una nuova proposta firmata Orbita|Spellbound
Il Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita|Spellbound, sotto la direzione artistica di Valentina Marini, continua a sorprendere con proposte artistiche di grande impatto. La stagione “In Levare” rappresenta un appuntamento imperdibile per gli appassionati di danza contemporanea e teatro fisico, offrendo nuove prospettive su tematiche urgenti. In questo contesto, la rassegna di aprile si concentra sulla compagnia della Repubblica Ceca Farm in the Cave, la cui reputazione è consolidata da riconoscimenti a livello internazionale.
La peculiarità di Farm in the Cave risiede nel loro stile unico che fonde il teatro fisico con elementi musicali e visivi, creando un’esperienza multisensoriale per lo spettatore. I due spettacoli in programma, “Refuge” e “Commander”, non solo promettono di intrattenere, ma anche di provocare una riflessione critica, portando in scena cronache contemporanee che risuonano con urgenza e realtà.
Refuge: un viaggio nella fragilità umana
Il primo appuntamento, “Refuge”, trasporterà gli spettatori in un viaggio di introspezione attraverso le esperienze di tre fuggiaschi. In scena il 15 aprile allo Spazio Rossellini, lo spettacolo esplora il coraggio e la disperazione di chi lascia la propria terra in cerca di un rifugio sicuro. Lontani dalle narrative stereotipate, la narrazione si incentra sui legami umani che si formano di fronte al pericolo comune e all’indifferenza del mondo circostante.
La performance promette di combinare movimenti coreografici intensi e una composizione musicale coinvolgente per rappresentare il tumulto interiore dei protagonisti. Attraverso un intreccio di emozioni condivise, lo spettatore è chiamato a riflettere sulla condizione dei rifugiati e sulle dinamiche politiche e sociali alla base delle migrazioni forzate.
Commander: l’adolescenza nell’era digitale
Due giorni dopo, il 17 aprile, sarà il turno di “Commander”, uno spettacolo che affronta un’altra tematica critica: l’influenza del mondo virtuale sugli adolescenti. Alla base di questo progetto, vi è una storia vera che svela la vulnerabilità dei giovani nell’universo digitale. La trama trae ispirazione dall’arresto del tredicenne “Commander”, leader di un’organizzazione neonazista su web che ha scuotato le coscienze.
La performance si snoda attraverso una narrazione che alterna visual e audio per rappresentare il viaggio psicologico e sociale degli adolescenti nel mondo moderno. Si indaga su come le identità e le idee radicali nascano e si propaghino nel contesto virtuale, invitando il pubblico a interrogarsi su ciò che spinge un giovane a trasformarsi rapidamente da utente a ideologo.
Info utili
Gli spettacoli si terranno presso lo Spazio Rossellini, situato in via della Vasca Navale, 58, Roma. “Refuge” sarà in scena il 15 aprile alle ore 20.30, seguito da “Commander” il 17 aprile alla stessa ora. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero +39 329 550 8072, attivo dal lunedì al venerdì tra le ore 11 e le 16.
Farm in the Cave offre dunque una straordinaria opportunità di riflessione su alcuni dei temi più intricati e pressanti del nostro tempo, attraverso una lente artistica di rara potenza ed empatia.
(Fonte e immagine: Sofia Li Pira – GDG press)