Nel magico scenario del Globe dal 25 luglio al 2 agosto è stata rappresentata l’opera: “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare per la regia di Riccardo Cavallo.
La rappresentazione è iniziata con il corteo dei personaggi che ha attraversato il pubblico seduto sul parterre del teatro, la semplice scenografia composta da cavi pendenti con all’estremità delle gabbie coperte da teli arricchivano lo sfondo già ampiamente riempito dalle performance degli attori.
Non è certa la data in cui la commedia fu scritta o messa in scena per la prima volta, si presume tra il 1594 e il 1596. Secondo alcuni potrebbe essere stata scritta nel febbraio del 1596 per una rappresentazione in occasione del matrimonio tra Sir Thomas Berkeley ed Elizabeth Carey.
La commedia presenta delle storie intrecciate, tre per la precisione, collegate tra loro dalla celebrazione del matrimonio tra Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni.
Lisandro e Demetrio, due giovani ateniesi, sono innamorati di Ermia ma quest’ultima ama Lisandro e la sua amica Elena nutre un forte sentimento per Demetrio.
Il padre di Ermia impone alla figlia di sposare Demetrio. Allora lei fugge con Lisandro nei boschi, seguiti da Elena e Demetrio.
Nel frattempo il re degli elfi Oberon e la moglie Titania, regina delle fate, giungono nello stesso bosco per partecipare alle imminenti nozze. Una lite tra Oberon e Titania porta il marito a punirla con il succo del fiore vermiglio di Cupido, che ha il potere di far innamorare la “vittima” della prima persona che si incontra al risveglio.
L’ultima storia è rappresentata da un gruppo di artigiani che raggiunge la foresta con il programma di mettere in scena una rappresentazione popolare sul tema di Piramo e Tisbe per festeggiare il matrimonio.
Da notare la sequenza degli scambi fra gli amanti. Si inizia con Ermia che ama Lisandro e con Elena che ama Demetrio, ma quest’ultimo con l’appoggio di Egeo, padre di lei, vuole invece conquistare Ermia. Si passa, attraverso l’intervento “magico” di Puck, al folle girotondo in cui Ermia insegue Lisandro, Lisandro Elena, Elena Demetrio e Demetrio Ermia. E non è finita. Perché Ermia, alla quale inizialmente aspiravano entrambi i giovani, sarà abbandonata da tutti e due, innamorati ora di Elena, e solo nel quarto atto dopo un nuovo intervento di Puck, si avrà la conclusione in cui gli amanti formeranno davvero due coppie.
Shakespeare è riuscito nell’opera a mettere insieme tre distinti linguaggi: quello degli amanti, quello delle fate e quello degli artigiani.
Gli interpreti dello spettacolo sono: Nicola D’eramo (Teseo, Duca D’atene), Alessandra Korompai (Ippolita, Regina delle Amazzoni), Roberto Attias (Egeo, padre di Ermia), Valentina Marziali (Ermia), Marco Paparella (Demetrio), Daniele Grassetti (Lisandro, innamorato Di Ermia), Federica Bern (Elena), Marco Simeoli (Peter Quince), Gerolamo Alchieri (Nick, Bottom), Roberto Stocchi (Francis, Flut), Alessio Caruso (Tom, Snaout), Roberto Della Casa (Snug), Fabio Grossi (Puck), Cristina Noci (Fairy), Gianni De Feo (Oberon, re degli Elfi), Claudia Balboni (Titania, Regina delle Fate), Fabrizio Amicucci (Maestro di cerimonie)
Nick Bottom, il tessitore, interpretato in questa rappresentazione da Gerolamo Alchieri, è uno dei più apprezzati personaggi comici di Shakespeare. Alchieri vanta corsi al Drama Department della Memorial High School (Joplin, Missouri) ed esperienze come doppiatore.
La traduzione dell’opera è a cura di Simonetta Traversetti, i costumi di Manola Romagnoli, le scene di Silvia Caringi e Omar Toni, la produzione è di Politeama Srl.