La città di Roma si appresta a diventare nuovamente palcoscenico della storia, grazie alla performance “Cesare ‘Addamurì” prevista per il 15 marzo a Largo di Torre Argentina. Guidata dall’esperienza scenica di Fabio Cavalli, noto per il suo lavoro sul film “Cesare deve morire”, questa rappresentazione si inserisce nel contesto della manifestazione “IDI DI MARZO”, che esplora l’incrocio tra cultura, storia e teatro. L’esibizione non sarà solo una mera riproposizione: grazie anche alla partecipazione musicale del M° Franco Moretti, lo spettatore sarà trasportato in un’epoca di intrighi e cambiamenti che hanno segnato il destino di Roma.
La particolarità dell’evento risiede nei suoi protagonisti: gli attori che già nel 2012 riportarono in vita quegli stessi momenti drammatici nel film dei fratelli Taviani, tornano a calcare le pietre storiche della capitale. Giovanni Arcuri, Giacomo Silvano, Juan Dario Bonetti, Leonardo Ligorio e Marcello Lupo offriranno, ancora una volta, una performance intensa, affiancati da Maurilio Giaffreda e Alessandro Marverti. Questa volta, la rappresentazione trae forza dal contesto stesso in cui si svolge: la Curia di Pompeo, luogo del tragico assassinio di Giulio Cesare.
Protagonisti e partecipazioni istituzionali
Il cast di “Cesare ‘Addamurì” è una scelta ponderata di talenti che lavorano in sintonia per offrire un’esperienza indimenticabile. Giovanni Arcuri e gli altri attori non sono nuovi a interpretare i principali protagonisti di questo dramma storico, provenienti da una scuola di recitazione definita dal linguaggio carcerario delle esperienze pregresse di molti di loro. Questa peculiare formazione dà alle loro interpretazioni un’intensità e una autenticità difficili da replicare.
A rendere ancora più speciale l’evento, la partecipazione straordinaria degli Onorevoli Raffaele Bruno e Federico Mollicone, rispettivamente nel ruolo dell’Indovino e di Cicerone. La loro presenza conferisce all’evento un’aura istituzionale che va oltre il semplice omaggio teatrale alla figura di Cesare, creando un ponte tra la Roma antica e l’odierna vita politica e culturale della città.
La cornice della manifestazione “IDI DI MARZO”
L’evento, organizzato da La Ribalta – Centro Studi “Enrico Maria Salerno”, sotto la direzione di Laura Andreini, si configura come un’opportunità unica per riscoprire la storia in maniera coinvolgente e interattiva. La manifestazione “IDI DI MARZO” mira a riportare alla luce le connessioni tra passato e presente, uscendo dal semplice contesto didattico per entrare in uno spazio esperienziale.
La scelta di Largo di Torre Argentina, non è casuale: il luogo, storicamente collegato all’assassinio di Cesare, offre una dimensione sensoriale che difficilmente potrebbe essere replicata altrove. Inoltre, l’ingresso libero permette una più ampia partecipazione pubblica, rendendo l’evento accessibile a cittadini e turisti desiderosi di immergersi nelle atmosfere del passato. In questo contesto, lo spettacolo non rappresenta solo un tributo storico, ma anche un’occasione di riflessione sui temi universali del potere e del tradimento.
Info utili
Per chi desidera partecipare a questa esperienza unica, appunta in agenda: sabato 15 marzo, alle ore 17.00, presso Largo di Torre Argentina. L’ingresso è libero e rappresenta quindi un’occasione imperdibile per vivere nuovamente quella che fu una delle congiure più celebri della storia. La performance si inserisce nel programma della manifestazione “IDI DI MARZO”, che esplorerà ulteriormente le interazioni tra cultura, storia e teatro.
(Fonte e immagine: Maya Amenduni – Agenzia di Comunicazione, Capo Ufficio Stampa)