L’Expo – Teatro Italiano Contemporaneo è un’emozionante rassegna diffusa di drammaturgia italiana contemporanea che sta animando il Teatro Belli di Roma. Organizzata dalla Società Per Attori e con la direzione artistica di Franco Clavari e Andrea Paolotti, questa rassegna offre al pubblico capitolino la possibilità di immergersi in storie profondamente italiane, capaci di esplorare tematiche attuali attraverso la lente della drammaturgia. Due opere in particolare caratterizzano le prossime serate: “Pupa e Orlando” di Giuseppe Fava, e “Io mai niente con nessuno avevo fatto” scritta e diretta da Joele Anastasi. Entrambi i lavori si distinguono per la loro carica emotiva e la forza evocativa, offrendo spunti di riflessione su temi di grande risonanza sociale.
Viaggiando tra Sicilia e realtà pasoliniana
La prima delle due opere ad andare in scena è “Pupa e Orlando”, firmata dal giornalista e drammaturgo Giuseppe Fava. Il dramma, diretto e interpretato da Marco Aiello e Claudio Mef, si svolge dal 18 al 20 marzo. Racconta la storia di due “ragazzi di vita” immersi in una passione dal sapore pasoliniano: Pupa, una prostituta, e Orlando, un menestrello. Situata tra miseria e ribellione, la loro relazione è una danza tormentata tra amore e sfruttamento, con Pupa che offre il suo corpo e Orlando la sua arte. Tuttavia, l’equilibrio è precario e costantemente minacciato dall’ombra del figlio morto di Pupa, Michele, il cui ricordo tormenta la madre. Questa rappresentazione è anche un omaggio a Giuseppe Fava, voce coraggiosa contro la mafia siciliana, brutalmente messo a tacere nel 1984. Il dramma rievoca non solo le tensioni interiori dei protagonisti ma anche il contesto sociale di un’Italia perennemente in bilico tra redenzione e rovina.
Nell’opera di Fava, il microcosmo di Pupa e Orlando diventa specchio di una società in cui le speranze e le delusioni si rincorrono, in una gara contro il tempo e contro le avversità della vita. Le personalità dei protagonisti incarnano due universi opposti che si attraggono e si respingono, in una costante dinamica di forza e fragilità. Qui, la drammaturgia si fa veicolo di un’indagine profonda e appassionata delle sofferenze umane, tessendo un arazzo di emozioni crude e autentiche.
Desideri e condanne nella Sicilia degli anni ’80
Dal 21 al 23 marzo, il palco del Teatro Belli ospiterà la seconda opera in programma: “Io mai niente con nessuno avevo fatto”, un testo di Joele Anastasi che esplora il tema dell’identità e della ribellione in una Sicilia di fine anni ’80. Diretto e interpretato dallo stesso Anastasi, insieme a Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano, lo spettacolo racconta la storia di due cugini cresciuti come fratelli. In un piccolo paesino, tra repressioni e sogni, si svolge una parabola di crescita e lotta contro la solitudine familiare e i pregiudizi delle comunità.
L’opera non si limita a dipingere un quadro della vita in Sicilia, ma si spinge a investigare concetti universali di isolamento e aspirazione. Mentre i giovani cugini affrontano le loro paure e speranze, emergono temi forti come l’amore, la sessualità e il destino segnato dal virus dell’HIV, un simbolo di una società che condanna ancor prima di comprendere. Come in una tragica epopea antica, questi giovani si ritrovano a dover espiare peccati non commessi, mentre l’ira e la bellezza della loro resistenza diventano canto e condanna insieme.
“Io mai niente con nessuno avevo fatto” sintetizza il desiderio di spezzare catene invisibili, di vivere e amare senza timore in un contesto che giudica e reprime. Il potere della narrazione viene amplificato attraverso una messinscena che si propone di catturare l’autenticità delle emozioni portando alla luce un ritratto intimo e intensamente umano.
Info utili
Le rappresentazioni al Teatro Belli si svolgeranno con i seguenti orari: dal martedì al venerdì alle 21:00, il sabato alle 19:00 e la domenica alle 17:30. I biglietti sono disponibili a un prezzo intero di 18 euro e ridotto di 15 euro.
TEATRO BELLI Piazza di Sant’Apollonia, 11 – Roma Telefono: 065894875
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)