L’equilibrio instabile tra il desiderio di scoperta e la paura di agire è il filo conduttore che accompagna “I Ragazzi della Strada”, un’intensa rappresentazione teatrale che va in scena da martedì 18 a domenica 23 marzo presso l’OFF/OFF Theatre di Roma. Portata sul palco dall’Alt Academy, l’opera è il frutto della collaborazione tra Riccardo D’Alessandro e Gabriele Fiore, con un cast di giovani talenti composto da Luca Vergoni, Nicole Rossi, Andrea Lintozzi, Gabriele Fiore, Riccardo Alemanni e Sofia Iacuitto. La regia porta la firma di Riccardo D’Alessandro, mentre la scenografia è curata da Angelo Bonanni e i costumi da Francesca D’Alessandro.
“I Ragazzi della Strada” esplora la vita di una generazione che si trova sospesa in un limbo marginale, tra desideri inconfessabili e il rischio di rimanere impantanati. A simboleggiare questa condizione, l’ambientazione scenica presenta un muretto, un luogo fisico e metaforico dove i protagonisti si confrontano con le loro paure e aspirazioni. È qui che si svolgono le storie di Luca e dei suoi amici, giovani che vivono ai margini della società con il sogno di trovare un proprio significato e un’identità autentica, nonostante le aspettative sociali.
Una narrazione di crescita e scoperta
La narrazione de “I Ragazzi della Strada” ruota attorno a Luca, il quale diventa il catalizzatore di un cambiamento possibile. Dopo essere stato colpito da un fulmine, Luca acquisisce una nuova consapevolezza che lo spinge a mettere in discussione il mondo in cui vive. Il lampione, colpito anch’esso dal fulmine, diventa un importante simbolo, comunicando con Luca e dandogli un segnale su come poter influenzare le vite dei suoi amici. È attraverso il gioco e l’ironia che Luka inizia questo processo di auto-riflessione collettiva tra i protagonisti.
La trama racconta la realtà di una gioventù che si trova tra passato e futuro, mentre si confrontano con le loro insicurezze, desideri e scelte di vita. Gli amici di Luca non riescono a trovare pace tra il voler essere notati e il timore di essere scoperti. Nonostante il senso di oppressione e le contraddizioni interne, c’è sempre una possibilità di cambiamento, suggerita e non imposta, come il lampione che illumina ma non indica la strada. Attraverso le regole del gioco e dei simboli concreti come lo specchio, il pallone e la bomba al cioccolato, i ragazzi vengono spinti a riflettere su ciò che spesso evitano di affrontare.
La visione del regista
Riccardo D’Alessandro, regista dello spettacolo, offre una chiave di lettura personale sulla storia: “C’è sempre un muretto da qualche parte. Un pezzo di cemento su cui ti siedi, dove passi il tempo senza far niente e senza rendertene conto”. Questo muretto diventa un simbolo di attesa e speranza per i ragazzi. La messa in scena, infatti, pone l’accento sull’importanza di oggetti comunitari che diventano veicoli di introspezione e cambiamento.
Il protagonismo di Luca, con la sua rinnovata voglia di proporre un’alternativa, mette in evidenza la difficoltà e la bellezza del cambiamento stesso. Come sottolinea il regista, “il lampione non è solo un oggetto di scena, è il filo conduttore della storia”. Questo elemento del quotidiano, attraverso la sua semplice funzione di luce, diventa una metafora della possibilità di illuminare la propria direzione senza imporre un percorso già tracciato. La storia sfida i ragazzi nella loro staticità e li spinge a confrontarsi con le proprie verità, in un viaggio che porta dall’oscurità della notte alla luce dell’alba, momento simbolico del possibile cambiamento.
Info utili
“I Ragazzi della Strada” sarà in scena dal 18 al 23 marzo presso l’OFF/OFF Theatre situato in Via Giulia 19, 20 e 21 a Roma. Per assistenza e prenotazioni è possibile contattare la biglietteria al numero 06-89239515.
I biglietti sono disponibili in prevendita su Vivaticket per garantire l’accesso a un’esperienza teatrale di profondità e riflessione.
(Fonte e immagine: Ufficio Stampa Carla Fabi e Roberta Savona)