A marzo 2025, il pubblico romano avrà l’opportunità di immergersi in un’opera teatrale che si distingue per il suo approccio audace e innovativo. “Spettacolo falso e non autorizzato (A Mirror)”, di Sam Holcroft, arriva finalmente in Italia, dopo aver riscosso un grande successo in Inghilterra. Con la regia di Giancarlo Nicoletti, questa straordinaria rappresentazione mette in scena un vorticoso gioco di teatro-nel-teatro-nel-teatro, ricordando autori come Pirandello e la celebre commedia “Rumori fuori scena”.
Questa opera si addentra nei temi delicati e rilevanti della libertà di parola, dell’autoritarismo e della censura. Attraverso un’avventura teatrale ironica e ad alto tasso di adrenalina, il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente, rendendolo parte integrante di questa esperienza. La trama si sviluppa in un immaginario stato totalitario dove l’arte è strettamente sorvegliata da un rigido apparato di censura. Questo contesto offre lo sfondo ideale per un’esplorazione teatrale che è tanto intelligente quanto coinvolgente.
Un matrimonio tra illusione e realtà
Nel cuore della rappresentazione c’è una cerimonia nuziale che funge da copertura per una ribellione artistica clandestina. Gli spettatori sono invitati al matrimonio di Nina e Leo, epopea di un gruppo di attori che tentano di sfidare il sistema sotto lo sguardo attento della polizia. Questo finto matrimonio si trasforma così in un campo di battaglia tra verità e finzione, dove i ruoli sono pronti a ribaltarsi in qualsiasi momento e nulla è come sembra.
Condotto da una compagnia di talentuosi attori ribelli, tra cui Ninni Bruschetta, Claudio “Greg” Gregori, Fabrizio Colica e Paola Michelini, il pubblico vivrà un’esperienza teatrale che solleva profondi interrogativi sull’essenza dell’arte e sulla complicità nella società. L’opera si pone anche come una riflessione sul potere delle storie ben narrate e sulla loro capacità di cambiare il mondo. La regia di Nicoletti offre un adattamento italiano che accentua la componente ironica e una messa in scena che mescola tensione e comicità con equità, mantenendo lo spettatore al bordo della sedia.
Il teatro come arma di insubordinazione
La produzione, frutto della collaborazione tra Viola Produzioni e Altra Scena, si distingue per l’eleganza delle scenografie di Alessandro Chiti, le musiche originali di Mario Incudine e i costumi di Giulia Pagliarulo. Lo spettacolo è un chiaro esempio di teatro totale, in cui la linea tra il palco e la realtà è intenzionalmente sfumata. Questo approccio invita il pubblico a diventare complice di una narrazione che sfida le convenzioni e riflette sugli stratagemmi attraverso cui il potere piega l’arte ai propri scopi.
Dalle note di regia di Giancarlo Nicoletti emerge l’intento di raccontare una storia che è tanto attuale quanto universale. In questo stato immaginato, il conflitto tra il controllo autoritario e il desiderio di espressione libera degli artisti è simbolo di una lotta eterna, resa ancora più pungente dall’incessante alternarsi di prospettive narrative. Nicoletti sottolinea l’importanza del messaggio, ricordando al pubblico che l’insubordinazione, quando usata con saggezza e umorismo, può valere la pena risolvere qualsiasi conseguenza, anche l’arresto simbolico offerto dal palcoscenico.
Info utili
Lo spettacolo andrà in scena presso la Sala Umberto, situata in Via della Mercede 50, Roma, dal 18 al 30 marzo 2025. Le rappresentazioni si terranno da martedì a giovedì alle ore 20:30, venerdì e sabato alle ore 21:00, e la domenica alle ore 17:00. La durata della performance è di 1 ora e 40 minuti senza intervallo. I biglietti hanno un prezzo che varia dai 22€ ai 34€ e sono disponibili online sui siti di Sala Umberto e Ticketone.
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