Dal 14 al 23 marzo, l’Ar.Ma Teatro di Roma ospita la prima assoluta di Guerre, una riduzione teatrale firmata e interpretata da Ivan Festa, che porta sul palcoscenico l’intensità dell’opera di Louis-Ferdinand Céline. Un autore controverso, Céline, la cui prosa ispira visceralmente Festa sin dai suoi primi incontri letterari. La complessa e profonda ammirazione del regista per Céline è evidente nelle parole con cui descrive il suo rapporto con l’autore, parlando di un legame quasi amichevole e di un’intensa connessione con lo stile unico di Céline—uno stile crudo, asciutto e letterariamente umoristico, che trasforma ogni parola in un mattone essenziale della narrazione.
Dal suo incontro fortuito con il libro Nord di Céline, Ivan Festa ha intrapreso un personale viaggio di scoperta, guidato dalla capacità di Céline di raccontare l’umano in tutte le sue debolezze. Céline dipinge l’uomo nudo e fragile, perduto nella complessità dell’esistenza, e lo fa con una lucidità capace di esplorare l’interiore quanto l’esteriore, immischiandosi con la stessa intensità in eventi personali quanto storici. Con Guerre, Festa offre un tributo a questa capacità di Céline, costruendo uno spettacolo che non è semplicemente una rappresentazione ma una vera e propria celebrazione della libertà creativa, dell’accettazione e della comprensione dell’uomo, svelato nella sua vulnerabilità e nelle sue contraddizioni.
La storia di Céline e il peso della censura
La vita e l’opera di Louis-Ferdinand Céline sono attraversate da un carico di contrasti e complessità che spesso lo collocarono ai margini della società, accolto con il rigetto e la censura al suo ritorno in patria. Céline è stato un testimone diretto dei conflitti bellici del suo tempo, ai quali ha dedicato la sua giovinezza e sacrificato tanto della sua salute, fisica e mentale. Nonostante avesse combattuto strenuamente per la Francia durante la Grande Guerra, al suo ritorno trovò un muro di censura e condanna da parte di una società che ancora non era pronta ad affrontare una valutazione equilibrata di ostaggi e carcerieri, di esperienze e memorie.
La pièce di Ivan Festa scava nel contesto storico e umano di Céline, tracciando un itinerario tra la crudezza delle esperienze belliche e la vita postbellica, contrastata da un rigetto sociale e intellettuale. Guerre diventa così un manifesto dei conflitti interiori ed esteriori vissuti dallo scrittore e riproposti in forma drammatica, evocando l’approccio disincantato con cui Céline affrontava l’orrore per esorcizzarlo, trasformarlo o, semplicemente, accettarlo come parte della sua esistenza complessa.
Rappresentazione teatrale e fili invisibili
La decisione di Ivan Festa di rappresentare Guerre da solo rispecchia l’ambizione di trasmettere con fedeltà la voce solitaria di Louis-Ferdinand Céline, un autore che scelse di vivere ai margini del silenzio, in una simbiosi con la carta e gli animali che popolavano il suo universo privato. Ciò che emerge dallo spettacolo è una rappresentazione che si nutre della consapevolezza dei conflitti—sia quelli che risiedono nell’uomo sia quelli che abitano nell’arte del teatro stesso.
Il palco dell’Ar.Ma Teatro diventa, per la durata dello spettacolo, un “non luogo” dove ogni spettatore è invitato a confrontarsi con la materia grezza di Céline e con le interpretazioni di Festa, in un dialogo continuo, senza preconcetti. Ogni serata rappresenta un nuovo tassello di questo mosaico teatrale, forgiato con dedizione per rendere omaggio a un autore il cui pensiero non ha mai cessato di interrogare e provocare, influenzando indissolubilmente il contesto culturale che lo circondava.
info utili
Lo spettacolo Guerre sarà in scena all’Ar.Ma Teatro, situato in Via Ruggero da Lauria 22 a Roma, dal 14 al 23 marzo. Le rappresentazioni si tengono il venerdì e il sabato alle ore 21, e la domenica alle ore 18. Il costo del biglietto è di 15 euro. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero telefonico 0651964061.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)