Al Teatro Lo Spazio, dal 7 al 9 marzo, prende vita “InVIOLAta”, uno spettacolo che mette in scena un racconto potente su questioni sociali ancora rilevanti. Ideato e diretto da Teresa Cecere e David Marzi, “InVIOLAta” è stato il vincitore del prestigioso Concorso Idee nello Spazio 2024. La rappresentazione, interpretata da Maria Barnaba, Sandra Di Gennaro e Ilenia Sibilio, affronta temi complessi come la vergogna e l’onore maschile, proponendo una riflessione che si estende nel tempo e nello spazio della cultura italiana.
Un’esperienza teatrale tra sacro e prosaico
“InVIOLAta” si distingue non solo per la potenza del messaggio che porta in scena, ma anche per il suo approccio scenografico e narrativo unico. La rappresentazione è segnata da un uso simbolico dello spazio scenico, dominato da vestiti stesi, mollette e fili, elementi del quotidiano che vengono dissacrati e rielaborati in un contesto teatrale. Questi elementi, che rappresentano il mondo domestico, diventano lo sfondo su cui le tre attrici si muovono, trasformandolo da scenario intimo a luogo di ribellione e critica sociale.
Attraverso il teatro fisico e la narrazione, le interpreti di “InVIOLAta” passano fluidamente tra ruoli maschili e femminili, trascendendo le tradizionali barriere di genere. La messa in scena utilizza il corpo, la voce e il gesto come mezzi per offrire al pubblico una visione multidimensionale della lotta contro le norme patriarcali, creando così un quadro che è insieme prosaico e sacro, riflessivo e provocatorio.
L’eredità di Franca Viola in una narrazione moderna
Lo spettacolo trae ispirazione da fonti storiche e letterarie di grande impatto, come il libro-inchiesta “Le Svergognate” di Lieta Harrison, con una prefazione di Pier Paolo Pasolini. In particolare, “InVIOLAta” si focalizza sulla figura storica di Franca Viola, una donna che, negli anni Sessanta, sfidò le convenzioni sociali rifiutando il matrimonio riparatore. Questo gesto, all’epoca radicale, è rappresentato nello spettacolo non solo come un episodio isolato, ma come una metafora delle persistenti dinamiche oppressive presenti nella società contemporanea.
Il ribaltamento del tradizionale “Cunto” siciliano, affidandolo ad una giovane attrice, dona un’interpretazione fresca e potente alla narrazione. Questo gesto di affidamento della narrativa alle donne è un atto simbolico di resistenza contro un sistema che ha troppo spesso messo a tacere le voci femminili. “InVIOLAta” rende omaggio a questa eredità di ribellione, trasformando il palco in una piattaforma di denuncia e di ridefinizione dell’identità femminile.
Riflessione su vergogna e onore nel contesto italiano
La trama di “InVIOLAta” esplora temi profondamente radicati nella cultura e nella legislazione italiana: la vergogna e l’onore maschile. Questi concetti, che hanno storicamente influenzato le vite delle donne italiane, sono messi sotto la lente critica dello spettacolo. Attraverso l’arte, Cecere e Marzi denunciano le tradizioni arcaiche che hanno per anni giustificato la subordinazione e la violenza contro le donne, invitando il pubblico a riflettere su come questi temi continuino a influenzare il presente.
In un’epoca in cui il dibattito su genere e diritti umani è più vivo che mai, “InVIOLAta” offre un’opportunità unica per riflettere sul passato e il presente, esortando a immaginare un futuro libero dalle spire della vergogna e del patriarcato. La forza dello spettacolo risiede nella sua capacità di trasformare una narrazione storica in un potente appello all’empowerment e all’autoaffermazione.
Info utili
Lo spettacolo “InVIOLAta” andrà in scena al Teatro Lo Spazio di Roma nei seguenti orari: venerdì alle ore 21:00, sabato alle ore 18:00 e domenica alle ore 17:00. Il teatro si trova in Via Locri 42/44, nelle vicinanze della fermata metro San Giovanni. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare i numeri 06/77076486 o 3397759351.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)