Al Teatro de’ Servi di Roma si prepara a calcare le scene un’opera teatrale unica nel suo genere, “Vorrei incontrarti fra 30 anni”, messa in scena da Agricantus Coop. Cult. Soc. e diretta da Danilo De Santis. Con il ritorno trionfante del gruppo teatrale Pezzi di Nerd, lo spettacolo promette di offrire al pubblico una riflessione profonda e toccante sul tempo, la famiglia e il cambiamento.
Una storia fuori dal tempo
Protagonista della storia è Gianvito, un uomo che dopo essersi sottoposto alla criogenesi nel 1993, si risveglia trent’anni più tardi per ritrovare un mondo completamente trasformato. Questa operazione, che simboleggia il sogno umano di sconfiggere il tempo, non tarda a dimostrarsi una scelta complicata da gestire. Riemergere da un sonno di tre decenni significa affrontare il cambiamento sociale e personale in modi del tutto inaspettati.
La trama prende una piega emozionante e drammatica quando Gianvito deve affrontare il complesso rapporto con il figlio Camillo, che non lo riconosce più. In una società e in un contesto affettivo che non conosce, Gianvito è costretto a ritrovare il suo ruolo di padre, un ruolo che per Camillo è stato influenzato dai ricordi distorti dalla lunga assenza del padre, ritenuto perso per sempre.
L’incontro di generazioni
Il cast di attori porta sul palco un’interpretazione intensa e appassionante. Mirko Cannella, Jey Libertino e Michele Iovane incarnano i protagonisti di questa storia di rinascita e riconciliazione generazionale. La regia di Danilo De Santis, arricchita dalla voce fuori campo di Marta Filippi, porta alla luce la diversità di prospettive in un rapporto padre-figlio segnato dalla distanza temporale.
L’opera esplora come il diritto alla seconda chance possa intersecarsi con la capacità di perdonare e ricostruire legami spezzati dal tempo e dalle incomprensioni. La storia affronta le sfide dell’adattamento, esplorando la capacità dell’essere umano di riappropriarsi di persone e momenti che pensava perduti.
Lo spettacolo e le sue emozioni
“Vorrei incontrarti fra 30 anni” invita il pubblico a riflettere su come il tempo possa influenzare le relazioni e l’identità. Mentre per Gianvito il tempo si è fermato, per chi è rimasto sulla terra esso ha continuato a fluire, generando cambiamenti, evoluzioni e, talvolta, muri da abbattere. L’opera guarda al tema dell’appartenenza, cercando di capire come gli individui possano ritrovare una connessione nonostante gli anni trascorsi.
Attraverso la commistione di dramma e umorismo, lo spettacolo rompe le barriere temporali e narra una storia umana di sogni e speranze, impacchiata con una dose di ironia e momenti di commozione. È un viaggio emotivo che spinge lo spettatore a domandarsi quanto sia possibile ritrovare e ricostruire ciò che si credeva perduto.
Info utili
Lo spettacolo sarà in scena dal 25 febbraio al 9 marzo al Teatro de’ Servi di Roma. Gli spettacoli saranno rappresentati da martedì a venerdì alle 21:00, il sabato alle 17:30 e alle 21:00, e la domenica alle 17:30. I biglietti hanno un costo di 25 euro. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 06.6795130.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)