Debutta al Teatro Porta Portese lo spettacolo “Batti e Ribatti”, firmato dal nuovo collettivo FOTO51. Nato da un’idea di Flavia Di Domenico e Marina Vitolo, con la scrittura e la direzione di Rita Gianini, lo spettacolo vede coinvolte sul palco attrici di spicco come Maria Chiara Basso, Carla Carfagna e Titti Cerrone. FOTO51 si presenta come una realtà innovativa, desiderosa di essere fermento culturale nel panorama artistico romano. Una delle loro missioni principali è affrontare e far riflettere su questioni attuali legate alla condizione femminile, al significato di essere donne oggi, attraverso un linguaggio che fonde ironia e passione. Il collettivo si impegna a mettere in scena spettacoli e iniziative culturali che possano sensibilizzare il pubblico, con un’enfasi particolare sui giovani, verso i temi della dignità, della parità di genere e dei diritti civili.
Lo spettacolo, rappresentato dal 28 febbraio al 2 marzo, narra le vicende di quattro amiche cinquantenni, unite da un destino lavorativo comune. Vivono insieme in un appartamento in affitto, barcamenandosi tra lavori precari per sopravvivere. Quando si trovano costrette a lasciare la casa dalla padrona di casa iniziano una rivendicazione sociale per ottenere un riconoscimento ufficiale del proprio lavoro, nonostante l’assenza di contributi versati. Insieme a loro, un nutrito gruppo di personaggi dà vita a un intreccio che si muove tra ironia e realtà sociale, facendo emergere tematiche di peso con toni leggeri e umoristici.
Tra risate e riflessione: la trama coinvolgente
La trama di “Batti e Ribatti” si sviluppa attorno a un gruppo di donne che hanno scelto, per necessità o consapevolezza, il mestiere più antico del mondo, la prostituzione. È un lavoro che la società moralmente condanna, ma che riflette compromessi non dissimili da quelli affrontati in molti altri ambiti lavorativi. La commedia si pone l’obiettivo di rispondere a uno stigma sociale, cercando di riassegnare dignità e valore a queste donne, senza alcun giudizio. In questa chiave, il teatro diventa un mezzo non solo di narrazione, ma anche di critica sociale ed emancipazione.
Attraverso un gioco di battute esilaranti e gag ben orchestrate, supportate da momenti di realismo autentico, lo spettacolo guida il pubblico su un percorso di riflessione. La peculiarità della scenografia minimalista esalta il potenziale drammaturgico della storia, offrendo allo spettatore la possibilità di vedere riflessi, in queste donne, pezzi della propria esistenza. La scelta musicale, accurata e a volte surreale, segna i punti salienti della regia, creando un effetto che arricchisce l’esperienza complessiva della performance.
Il ruolo del linguaggio comico nella performance
La pièce si sviluppa come una creazione corale, in cui il talento delle attrici si intreccia armoniosamente, rispettando le caratteristiche di ciascun personaggio. Il linguaggio della comicità diventa strumento chiave per affrontare argomenti di grande rilievo: dal momento comico emergono considerazioni profonde sulla società e sulla condizione femminile. Questo uso innovativo del teatro permette al pubblico di avvicinarsi a temi complessi con una ricettività maggiore, attraverso una modalità comunicativa più accessibile.
In “Batti e Ribatti”, l’umorismo costituisce la base su cui si costruisce una profonda analisi sociale. Le attrici fungono da veicoli di messaggi importanti, capaci di rispecchiare i dilemmi e le scelte che ancora oggi molte donne si trovano ad affrontare. La collaborazione tra i personaggi non si limita ad esprimere unità sul palco, ma diventa una metafora della necessità di solidarietà e sostegno reciproco nel mondo reale. Il messaggio dello spettacolo trascende il semplice racconto, per diventare una vera e propria riflessione sui pregiudizi e le sfide contemporanee.
Info utili
Gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Porta Portese, sito in via Portuense 102, dal 28 febbraio al 2 marzo. Gli orari di esibizione sono: il 28 febbraio alle ore 21:00, il 1° marzo alle ore 19:00, e il 2 marzo alle ore 18:00. Il prezzo del biglietto è di 13 euro, con l’aggiunta di 2 euro per la tessera associativa. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 351 34 93 695.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)