La scena teatrale romana accoglie con entusiasmo l’opera “Napsound” di Anna Ammirati, che sarà in scena dal 18 al 23 febbraio 2025 al Teatro India. Ammirati, nota per i suoi ruoli televisivi e cinematografici, ritorna con uno spettacolo che mescola diverse forme artistiche, segnando così il suo esordio alla regia teatrale. Acclamata per il suo lavoro in “Napoli – New York” di Gabriele Salvatores e nella serie “Mare Fuori”, Ammirati propone una visione teatrale innovativa. In “Napsound”, la poesia napoletana incontra la musica elettronica grazie alle composizioni di Mario Conte, noto per il lavoro in “The Opera! Arie per un’eclissi”. Inoltre, il regista impiega video installazioni curate da Alessandro Papa per arricchire lo spettacolo.
Ammirati si cimenta in un duplice ruolo: quello di regista e interprete, dando vita a una narrazione che esplora tre fasi della vita: infanzia, adolescenza e maturità. Utilizzando poesie di autori come Eduardo De Filippo, Totò e Raffaele Viviani, “Napsound” si sviluppa attraverso un dialogo poetico, in cui la musica di Conte non è solo un accompagnamento, ma parte integrante della sintassi narrativa. Questo connubio tra parole, suoni ed immagini offre al pubblico un’esperienza teatrale innovativa e coinvolgente.
I temi di Napsound: passato e futuro
“Napsound” affronta temi universali e personali attraverso l’intreccio poetico di opere letterarie e linguaggi artistici. In un mondo dove la contaminazione è necessaria, Ammirati trae ispirazione dalle sue radici napoletane e adopera la lingua dei grandi autori partenopei come strumento di introspezione. Attraverso l’uso di live electronics, le sonorità elettroniche diventano un pilastro fondamentale nella costruzione del mosaico sonoro dello spettacolo. Queste atmosfere musicali, unite alle installazioni video di Alessandro Papa, danno vita ad un palcoscenico dove il reale si mescola al suggestivo, stimolando una riflessione profonda sul senso della vita e l’essenza dell’identità umana.
Grazie a un continuo slittamento tra presente e passato, Ammirati stimola il pubblico a una riflessione sulle fasi dell’esistenza e sui legami invisibili che ci connettono attraverso il tempo. I personaggi di “Napsound”, originati dalle poesie di Eduardo De Filippo e altri artisti, mostrano diverse sfaccettature dell’umanità, conducendo gli spettatori in un viaggio emotivo. Questo dialogo poetico e musicale offre un’esperienza immersiva che esorta a superare le convenzioni teatrali tradizionali e abbracciare una profonda trasformazione interiore.
La poesia e la musica come esplorazione del sé
Il viaggio del “Napsound” è un percorso di crescita e scoperta interiore. Anna Ammirati, immersa nelle parole dei poeti napoletani e nei ritmi elettronici di Mario Conte, propone una riflessione sulle trasformazioni personali. Ogni atto del lavoro si sviluppa attraverso un dialogo tra poesie, invitando gli spettatori a riconsiderare la propria esistenza e i legami che uniscono passato, presente e futuro. La performance teatrale si snoda come un flusso continuo di suoni e immagini, incoraggiando il pubblico a esplorare il proprio io.
Ammirati avvicina il teatro a una dimensione onirica, dove i personaggi si trasformano e le poesie di Eduardo De Filippo, Totò e Viviani si intersecano creando una fusione tra vita reale e immaginazione. È un invito a esplorare le stagioni della vita con uno sguardo nuovo, usando la poesia come finestra magica. In questo modo, la narrazione cerca di aprire lo spazio a riflessioni intime e condivise, offrendo al pubblico una possibilità di catarsi e comprensione profonda dell’identità umana.
Info utili
“Napsound” andrà in scena al Teatro India, Roma, dal 18 al 23 febbraio 2025. Le rappresentazioni inizieranno alle ore 20.00, tranne domenica 23, con inizio alle 18.00. I biglietti sono disponibili sul circuito VivaTicket e presso la biglietteria del teatro.
(Fonte e immagine: Antonella Mucciaccio – Ufficio Stampa)