Con un intrigante ritorno ai temi del pensiero esistenziale, “A Porte Chiuse” di Jean Paul Sartre viene presentato al pubblico romano dal 21 al 23 febbraio 2025 presso il Teatro Lo Spazio. La regia è affidata ad Alessia Tona, che guidando un cast eterogeneo, mette in scena una delle opere più celebri di Sartre, incarnando alla perfezione il messaggio dell’autore francese: “L’enfer, c’est les autres”. Attraverso un allestimento minimale ma efficace, il dramma invita a riflettere sul peso dei giudizi altrui e sul conflitto interiore che ne deriva.
Un dramma senza tempo al centro della scena
Jean Paul Sartre, interprete delle turbolenze esistenziali del suo tempo, torna a farsi sentire attraverso la vibrante produzione teatrale di “A Porte Chiuse”, che sarà ospitata presso il suggestivo Teatro Lo Spazio di Roma. La regia dell’opera è affidata ad Alessia Tona, la quale ha colto appieno il cuore della riflessione esistenziale proposta da Sartre, incentrata sulla paura del giudizio e sulla solitudine interiore. La storia segue tre protagonisti, Garcin, Inès e Stella, intrappolati in una stanza infernale, dove si scopre che la loro vera tortura è rappresentata dall’incapacità di sfuggire al quotidiano conflitto psicologico che li lega.
La rappresentazione del dramma si articola attraverso un allestimento scenico che predilige la semplicità, con elementi essenziali che enfatizzano la tensione emotiva. Sedute trasparenti e pochi oggetti circondano gli attori, creando un’atmosfera che riflette la precarietà della loro condizione esistenziale. Mentre i protagonisti riscoprono i ricordi della loro vita passata, le visioni del mondo esterno svaniscono gradualmente, lasciandoli soli con le loro angosce e complessi.
Il potere del giudizio e la lotta interiore
La pièce si fa portavoce di una critica attualissima alla società moderna. La sofferenza dei protagonisti è specchio del disagio universale nel difficile rapporto tra identità e immagine sociale. Sartre, attraverso la sua penna acuminata, sviscera la condizione umana, intrappolata in un eterno gioco di oppressione e autoinganno. Alessia Tona, con la sua acuta direzione, pone in primo piano la ricerca spasmodica di approvazione che caratterizza le vite dei personaggi, esemplificando quanto ogni uomo sia “una prigione per se stesso e per gli altri”.
Il cuore del dramma risiede nella visione di Sartre del giudizio altrui come una gabbia inespugnabile. La produzione si spinge oltre, aggiornando il tema alla luce dell’era dei social media, dove il confine tra identità reale e virtuale si confonde sempre più. Al centro della rappresentazione è l’altereità, una forza oppressiva che non solo condanna i protagonisti, ma si riflette anche nelle vite degli spettatori. La produzione offre un’occasione preziosa per riflettere su domande esistenziali profonde: chi siamo realmente al di là dello sguardo esterno? Abbiamo davvero bisogno del riconoscimento altrui per esistere?
Il contributo unico di Nike Teatro
Nike Teatro, compagnia ben radicata nella scena teatrale italiana, è il motore dietro l’allestimento di “A Porte Chiuse”. Formata nel 2015 e nota per la sua capacità di unire la sperimentazione a un’acuta lettura dei classici, la compagnia si distingue per le sue produzioni di grande impatto emotivo e forza creativa. “Clitennestra, voi la mia coscienza io il vostro grido” è uno dei lavori di maggior successo, che ha valso alla compagnia numerosi riconoscimenti, dimostrando la loro abilità nel coniugare tradizione e innovazione.
La scelta di portare in scena Sartre non è casuale, ma fondata su una profonda consapevolezza della continua rilevanza delle opere del filosofo e scrittore francese. Nike Teatro utilizza “A Porte Chiuse” come mezzo per stimolare una riflessione collettiva sulle sfide esistenziali del nostro tempo, puntando i riflettori sui conflitti interiori che tutti viviamo. Il loro impegno nel realizzare rappresentazioni che non solo intrattengono, ma provocano e ispirano è palpabilmente presente anche in questo spettacolo, sostenuto da una colonna sonora composta da Lorenzo Capelli e un’opportuna regia video di Davide Alario.
Info utili
Per chiudere, è fondamentale segnalare le informazioni utili per assistere a questo imperdibile evento culturale. La rappresentazione di “A Porte Chiuse” si svolgerà al Teatro Lo Spazio di Roma, in via Locri 42/44, facilmente raggiungibile con la metropolitana alla fermata San Giovanni. Gli spettacoli inizieranno venerdì sera alle 21:00, il sabato alle 18:00 e la domenica alle 17:00. Per ulteriori dettagli e prenotazioni, i numero di contatto sono il 06/77076486 e il cellulare 3397759351.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)