Dal 17 al 19 gennaio, il Teatro di Documenti di Roma ospiterà “L’Ultimo Sorriso di un Condannato a Morte”, uno spettacolo scritto e diretto da Gianluca Riggi. La rappresentazione, che vede la partecipazione di Fabio Bisceglie, Valerio Bonanni e dello stesso Riggi, è prodotta da SemiVolanti A.P.S. Il titolo dell’opera evoca immediatamente un senso di fatalismo e riflessione, invitando il pubblico a immergersi in un viaggio emotivo e mentale che sfida le convenzioni della narrazione teatrale tradizionale.
Lo spettacolo si svolge in un ambiente confinato dove i tre personaggi, Willie, Luca e Marco, sono intrappolati in un ciclo perpetuo di attesa e rassegnazione. L’ambientazione, descritta come un luogo distrutto dalla guerra, diventa un simbolo potente delle tensioni interne ed esterne che i protagonisti affrontano. Gli spettatori sono chiamati a condividere con loro questo “giro di giostra”, vivendo le stesse ansie e speranze in un mondo dove la normalità è ormai un ricordo lontano.
Il contesto di una guerra senza tregua
L’ambiente esterno, segnato dalla devastazione della guerra, è scandito dal costante rumore degli aerei nemici che volano giorno e notte, creando un ronzio incessante paragonabile a quello di calabroni. Questo suono opprimente non solo riempie lo spazio fisico, ma si insinua anche nelle menti dei personaggi, contribuendo a un’atmosfera di continua tensione e impotenza. La rappresentazione di questo mondo in rovina è un elemento chiave dello spettacolo, che esplora come la guerra e il conflitto influenzino la psiche umana e la capacità di trovare un senso di normalità in mezzo al caos.
I tre uomini, ormai abituati alla loro situazione, vivono le loro giornate in una routine quasi rituale, ripetendo gesti e parole come se fossero una forma di resistenza contro l’assurdità della loro condizione. Questo ciclo di ripetizione diventa un modo per esplorare il tema della memoria e della paura del passato, che si intrecciano con elementi di comicità e surrealismo. La realtà si trasforma in una dimensione grottesca, dove il comico e il tragico si fondono in un’unica narrazione.
Una riflessione sulla normalità e l’anormalità
“L’Ultimo Sorriso di un Condannato a Morte” invita il pubblico a riflettere su cosa significhi vivere in una condizione di “normalità dell’anormalità”. I personaggi cercano di aggrapparsi a frammenti di vita quotidiana, mentre il mondo intorno a loro si sgretola. Questo tentativo di mantenere una parvenza di normalità in un contesto così drammatico diventa un atto di sfida e resilienza. La memoria, trasformata in paura, diventa un altro elemento centrale dello spettacolo, poiché i personaggi cercano di affrontare il passato e il presente con umorismo e ironia.
La scelta di utilizzare toni comici e surreali per affrontare temi così profondi e complessi è una caratteristica distintiva della regia di Gianluca Riggi. Questo approccio permette di esplorare la fragilità umana e la capacità di adattamento in situazioni estreme, offrendo al pubblico un’esperienza teatrale che è al contempo coinvolgente e provocatoria. Lo spettacolo si propone non solo di intrattenere, ma anche di stimolare una riflessione profonda sulle dinamiche della vita e della morte.
Info utili
“L’Ultimo Sorriso di un Condannato a Morte” sarà in scena al Teatro di Documenti di Roma dal 17 al 19 gennaio 2025. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21:00, con una replica domenicale alle ore 18:00. Il teatro si trova in Via Nicola Zabaglia 42, Roma. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare i numeri 0645548578 o 3288475891.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci Ufficio Stampa)