Inaugura il nuovo anno al Teatro Lo Spazio di Roma uno spettacolo che promette di affascinare il pubblico con una rivisitazione del mito classico: “Autodifesa di Ismene – Elogio della sopravvivenza”. Scritto da Flavia Gallo e diretto da Cinzia Maccagnano, questo spettacolo si terrà dal 3 al 5 gennaio. La pièce è una riscrittura del mito di Ismene, sorella di Antigone, e si concentra sulla sua figura spesso trascurata nella tragedia classica. A differenza della sorella, simbolo di ribellione, Ismene viene presentata come colei che cerca di prevenire il susseguirsi inesorabile degli eventi, rappresentando una voce di mediazione tra le forze opposte di Creonte e Antigone.
Il sottotitolo dell’opera, “Elogio della sopravvivenza”, suggerisce un focus sulla capacità di Ismene di sopravvivere in un mondo in cui tutti gli altri sono caduti. La sua esperienza di sopravvissuta le permette di comprendere il peso insostenibile della morte per chi resta. In questo senso, Ismene diventa un personaggio in cui molti possono riconoscersi, rappresentando la capacità umana di continuare a vivere e preservare la vita anche in situazioni drammatiche.
La rappresentazione scenica e il suo significato
La regia di Cinzia Maccagnano propone una scena che rappresenta un interno casa dopo un terremoto, un ambiente che riflette la condizione di Ismene: una donna senza età, fisicamente provata, che si muove tra i resti di un mondo ormai passato. Questo scenario simbolico è arricchito da un paesaggio sonoro che esprime l’interiorità del personaggio e le sue emozioni. La scena è un microcosmo di Tebe, dove figure totemiche e un coro di personaggi si muovono attorno a Ismene, creando un’atmosfera di tensione e introspezione.
La scelta di ambientare la storia in un interno casa scosso da un terremoto rappresenta il tumulto interiore di Ismene e il suo tentativo di trovare un equilibrio in un mondo in frantumi. La regia utilizza elementi visivi e sonori per esplorare il tema della sopravvivenza e del confronto con il passato, sottolineando la fragilità e la resilienza del personaggio. Ismene diventa così una figura che incarna la capacità di adattarsi e sopravvivere, offrendo al pubblico una riflessione profonda sulla natura umana.
Il valore contemporaneo di Ismene
“Autodifesa di Ismene” non è solo una riscrittura del mito classico, ma anche un’opera che invita a riflettere sul nostro presente. In un mondo in cui le sfide quotidiane e le situazioni drammatiche sono all’ordine del giorno, Ismene rappresenta la capacità di sopravvivere e di adattarsi, senza rinunciare alla propria umanità. La sua figura offre un modello di resistenza e di comprensione, in contrasto con l’opposizione irriducibile di Antigone.
Ismene, con la sua apertura al sentimento dell’altro e la sua disponibilità a cedere senza perdere, rappresenta un’alternativa più umana e fragile, ma non meno importante, nel panorama delle figure tragiche. La sua storia ci ricorda che, anche nei momenti più difficili, è possibile trovare un modo per continuare a vivere e a preservare il senso profondo delle cose. Questo spettacolo, dunque, non è solo un’opera teatrale, ma anche un invito a riflettere sulla nostra capacità di sopravvivere e di trovare il nostro posto nel mondo.
Info utili
Lo spettacolo “Autodifesa di Ismene – Elogio della sopravvivenza” sarà in scena al Teatro Lo Spazio di Roma dal 3 al 5 gennaio. Le rappresentazioni si terranno venerdì alle ore 21, sabato alle ore 18 e domenica alle ore 17. Il costo del biglietto è di 15 euro, con una riduzione a 12 euro. Il teatro offre anche un servizio bar per aperitivi a partire dalle ore 20. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare i numeri 06 77076486 o 06 77204149.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci Ufficio Stampa)