In una sontuosa villa sul mare, tutto è pronto per un matrimonio da sogno. L’atmosfera è carica di aspettative e il personale è in fermento, impegnato in un incessante lavoro dietro le quinte per garantire che ogni dettaglio sia perfetto. La villa, con il suo fascino imponente, nasconde un cortile caotico e disordinato, dove ogni membro dello staff, dal custode al cuoco, dalla donna delle pulizie al direttore, si adopera per trasformare la festa in un evento memorabile. Tuttavia, mentre la villa brilla di luce propria, il personale vive all’ombra, cercando di mantenere il proprio posto in una rigida gerarchia sociale. Questi individui, spesso relegati in secondo piano, lottano per il rispetto e la dignità, cercando di affermarsi in un mondo dominato dai potenti e dai ricchi.
La routine della servitù viene sconvolta dall’arrivo di una misteriosa donna incinta, che compare nel cortile con uno zaino pesante. La sua presenza inizia a scardinare l’ordine prestabilito. In cambio di un rifugio e di un aiuto essenziale, la donna offre il suo supporto, creando una rete di relazioni che lentamente trasforma la vita dei residenti e del personale. La rigidità cede il passo alla flessibilità, i desideri che sembravano irraggiungibili iniziano a realizzarsi e la forza della nuova vita calma gli animi in preda al panico.
Una favola senza parole tra tragedia e slapstick
Mentre la villa ospita un matrimonio sontuoso, con tutto il suo glamour, le feste e le danze, nel cortile si celebra un’altra forma di vita, fatta di abissi e contraddizioni. “FESTE” si presenta come una favola senza parole, destinata a un pubblico adulto, che mescola sapientemente elementi di tragedia e slapstick. La storia si sviluppa attorno alla ricerca della felicità individuale, ma nasconde significati più profondi. La rappresentazione è un’opera collettiva, frutto della collaborazione di talentuosi artisti come Andres Angulo, Björn Leese, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk e Michael Vogel, con la regia di quest’ultimo. Le maschere di Hajo Schüler, il set di Felix Nolze e Rotes Pferd, i costumi di Mascha Schubert e il sound design di Dirk Schröder contribuiscono a creare un’esperienza visiva e sonora unica.
La musica, composta da Maraike Brüning e Benjamin Reber, arricchisce ulteriormente la narrazione, con il piano di Brüning e il violoncello di Reber, Majella Münz e Marie-Louise Wundling che accompagnano le scene. La canzone “Hold on” di Marlena Käthe e le luci curate da Reinhard Hubert completano il quadro, rendendo “FESTE” un’opera che incanta e fa riflettere.
Info utili
“FESTE” è una produzione di Familie Flöz, realizzata in coproduzione con Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg e Theater Lessing Wolfenbüttel, con il supporto del Hauptkulturfonds. Lo spettacolo sarà in scena alla Sala Umberto di Roma dal 2 al 6 gennaio 2025. I biglietti sono disponibili online sul sito ufficiale della Sala Umberto e su Ticketone, con prezzi che variano da 34€ a 22€. La Sala Umberto si trova in Via della Mercede, 50, nel cuore della capitale.
(Fonte e immagine: Ufficio Stampa Signorelli)