Il Teatro India di Roma ospiterà due eventi imperdibili il 17 e 18 dicembre, grazie alla compagnia Teatringestazione. Anna Gesualdi e Giovanni Trono, fondatori di questa realtà interdisciplinare, saranno protagonisti della 18esima edizione del festival Teatri di Vetro. Il 17 dicembre, alle ore 22:00, presenteranno “Monás – La reale sostanza delle cose”, un’opera che unisce installazione partecipata, coreografia auto-generativa e live cinema. Questa creazione esplora il concetto di “schermocrazia”, ispirandosi al pensiero di Guy Debord. L’opera è stata già presentata in anteprima ad Hangartfest e al Danae Festival, riscuotendo un grande successo.
“Monás” è un dispositivo scenico che coinvolge il pubblico in un ecosistema interattivo, dove si sperimenta la trasformazione del corpo in immagine. La collaborazione con la dramaturg Loretta Mesiti ha permesso di indagare il rapporto tra spazio reale e spazio di rappresentazione, mettendo in luce come questa frattura possa diventare un esercizio di potere. Lo schermo diventa un elemento centrale, catturando i movimenti dei partecipanti e restituendoli in una coreografia istantanea. Questo gioco di specchi crea un paesaggio di figure alla “deriva”, dove identità reali e fittizie si mescolano in una rappresentazione evanescente.
La sperimentazione continua con Variant B. NOT FOUND
Il giorno successivo, il 18 dicembre alle ore 18:00, sarà la volta di “Variant B. NOT FOUND – studio”, una variazione performativa di “Monás”. Questo prototipo nasce dall’invito di Teatri di Vetro nella sezione Oscillazioni, e si configura come un ecosistema dinamico dove coesistono diverse funzioni. L’opera incrocia il pensiero di Debord con le traiettorie artistiche di Francis Bacon, proponendo un “détournement” dell’immagine tra pittura e video, e della disposizione spaziale del teatro classico.
In “Variant B. NOT FOUND”, la tradizionale rappresentazione teatrale è sostituita da una superficie che funge sia da setto che da schermo. Le immagini proiettate in tempo reale, prodotte dal movimento dei corpi, distorcono la relazione tra azione, osservazione e rappresentazione. Ogni corpo diventa strumento di scrittura delle immagini che appaiono sullo schermo, invitando gli spettatori a riflettere sulla loro partecipazione attiva nel processo creativo.
La filosofia artistica di Teatringestazione
Teatringestazione, con sede a Napoli, è riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali per la sua produzione di ricerca teatrale e sperimentazione artistica. Fondata da Gesualdi e Trono nel 2006, la compagnia mira a sovvertire le coordinate del quotidiano, creando spazi di crisi e interrogazione collettiva. Le loro opere sono uniche nel loro genere, declinate in formati ibridi per affermare la dimensione politica del teatro.
Il loro lavoro si estende a livello nazionale e internazionale, collaborando con festival, istituzioni e contesti sociali. Tra i progetti più significativi vi sono Altofest, Radio Leib e In Linea d’Aria Festival, che esplorano il concetto di “Cittadinanza Poetica”. Questo principio guida la loro ricerca di spazi neutri dove le differenze possano coesistere, coinvolgendo la vita quotidiana dei cittadini e degli artisti in un dialogo continuo.
Info utili
Gli eventi “Monás – La reale sostanza delle cose” e “Variant B. NOT FOUND – studio” si terranno rispettivamente il 17 dicembre alle 22:00 e il 18 dicembre alle 18:00 presso il Teatro India di Roma, nell’ambito del festival Teatri di Vetro. Per ulteriori dettagli sui biglietti e l’accesso, si consiglia di consultare il sito ufficiale del festival.
(Fonte e immagine: Edoardo Borzi Edoardo Borzi – Responsabile Comunicazione Theatron duepuntozero)