Il Teatro Palladium di Roma si prepara a ospitare una nuova rassegna che promette di affascinare gli amanti del teatro shakespeariano. Dal 18 dicembre, sotto la guida di Maddalena Pennacchia, docente di letteratura inglese e specialista in studi shakespeariani presso l’Università Roma Tre, prenderà il via “Shakespeare Encore”. Questo progetto mira a esplorare le riscritture drammaturgiche ispirate al teatro elisabettiano, proponendo un viaggio immaginario tra Italia e Inghilterra. La rassegna si svolgerà nella storica cornice del Teatro Palladium, situato nel quartiere Garbatella, e offrirà al pubblico un’opportunità unica di rivisitare l’opera di William Shakespeare attraverso nuove prospettive.
L’evento inaugurale della rassegna sarà “Playing Shakespeare”, uno spettacolo scritto e diretto da Loredana Scaramella. Questo spettacolo, già rappresentato al Globe Theatre Silvano Toti e fortemente voluto da Gigi Proietti, trasporterà gli spettatori nel cuore del teatro elisabettiano. Attraverso un intreccio di narrazione storica e gioco scenico, “Playing Shakespeare” offre un’esperienza teatrale che unisce il fascino della narrazione a una dimensione ludica e interattiva. Il pubblico sarà coinvolto in uno scambio vibrante tra palco e platea, creando un’atmosfera di vivace partecipazione.
La magia del Teatro elisabettiano rivive sul palco
“Playing Shakespeare” si distingue per la sua capacità di raccontare il contesto culturale e sociale del teatro shakespeariano in modo accessibile e coinvolgente. Con sei attori, un musicista e una varietà di stili scenici, lo spettacolo celebra il teatro elisabettiano come un laboratorio di creatività collettiva e popolare. Loredana Scaramella, autrice e regista dello spettacolo, sottolinea l’importanza di restituire la vitalità e l’energia di quel periodo storico, celebrando il senso del lavoro condiviso e l’eredità culturale tramandata fino a noi.
La rappresentazione unisce l’aspetto divulgativo a quello spettacolare, raccontando come lo spirito di collaborazione e il desiderio di comunicazione siano alla base del teatro professionale dell’epoca. Le musiche e le voci degli attori conducono gli spettatori in un viaggio che va dalle taverne di Eastcheap alla vita della magica “O di legno” e dei suoi frequentatori. Con un approccio leggero e divertente, “Playing Shakespeare” offre al pubblico un’esperienza immersiva che svela i gusti, le fatiche e i piaceri di una società che trovava nel teatro il suo momento di incontro comunitario.
L’importanza di Shakespeare nella cultura contemporanea
La rassegna “Shakespeare Encore”, curata da Maddalena Pennacchia, nasce dal desiderio di riportare il teatro shakespeariano al centro del dialogo culturale romano. Secondo Pennacchia, Roma ha bisogno di Shakespeare e di un luogo dove “fare Shakespeare”. Questo progetto rappresenta un’occasione unica per avvicinare studenti, accademici e pubblico al corpus straordinario di Shakespeare, esplorandone la modernità e il valore universale.
L’inclusione di “Playing Shakespeare” nella rassegna è in linea con l’attività dell’Università degli Studi Roma Tre, che nel 2020 ha collaborato con la Politeama Srl per creare un Archivio dedicato alla divulgazione del teatro shakespeariano. Questo archivio, unico in Italia, è stato voluto e realizzato da Gigi Proietti e rappresenta un’importante risorsa per studiosi e ricercatori. Con biglietti a 10 euro e riduzioni per studenti, “Shakespeare Encore” si propone di rendere il teatro accessibile a tutti, invitando il pubblico a riscoprire la magia e la rilevanza del teatro elisabettiano.
Info utili
La rassegna “Shakespeare Encore” avrà inizio il 18 dicembre al Teatro Palladium, situato in Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma. Il primo spettacolo, “Playing Shakespeare”, si terrà alle 19.30. I biglietti sono disponibili al prezzo di 10 euro, con riduzioni per studenti. Le prevendite sono aperte online su Boxol. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità imperdibile per chi desidera immergersi nel mondo affascinante del teatro shakespeariano, scoprendo nuove prospettive e apprezzando l’eredità culturale di uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi.
(Fonte e immagine: Ufficio Stampa HF4)