Dal 13 al 15 dicembre, il Teatro di Documenti ospiterà “Benedetta voglia”, uno spettacolo che esplora la complessa figura della mistica Benedetta Carlini attraverso la narrazione della sua amante più devota. Il testo, scritto da Benedetta Nicoletti e diretto da Miranda Angeli, con l’aiuto di Agnese Boretti, vede in scena Gemma Costa e Andrea Lami. La rappresentazione si concentra sul contrasto tra il potere femminile e quello maschile, rappresentato dalle istituzioni e dallo Stato. Un potere che storicamente ha cercato di reprimere i desideri, specialmente quelli femminili, considerati trasgressivi se non conformi alla norma eteronormativa.
L’opera si ambienta nel 1631, a Pescia, dove la peste imperversa. Suor Bartolomea, rinchiusa nella sua cella, è pressata dall’Inquisitore a confessare la verità su Benedetta, la Madre Superiora. La narrazione esplora il concetto di peccato e piacere, interrogandosi su perché il piacere debba essere colpevolizzato. Bartolomea riflette su come il tocco di una donna, a differenza di quello di un uomo, non dovrebbe essere considerato peccaminoso. Questo tema, sebbene radicato nel passato, risuona ancora oggi, in una società che fatica ad accettare pienamente il desiderio femminile, specialmente se non eteronormato.
Benedetta Carlini: una figura potente e controversa
La storia di Benedetta Carlini, badessa del convento di Pescia per quasi trent’anni, è affascinante e complessa. Considerata una mistica per le sue visioni e i presunti contatti con Gesù Cristo, Benedetta era anche una figura rispettata come studiosa e donna di scienza e politica. In un’epoca in cui il potere era spesso negato alle donne, Benedetta rappresentava un’eccezione. Tuttavia, le sue relazioni con altre consorelle furono usate come pretesto per minare la sua autorità e il suo potere sulla comunità di Pescia e dintorni.
Il racconto si sviluppa attraverso gli occhi di Bartolomea, più giovane e meno istruita di Benedetta. Bartolomea, pur essendo in parte schiava delle convenzioni sociali, è anche libera dai loro dogmi, vivendo un amore che non considera peccaminoso. Questo amore, secondo la narrazione, è in linea con il volere divino e non può essere considerato un peccato. La vicenda di Benedetta Carlini, sebbene antica, offre uno spunto di riflessione sulla condizione femminile e sul potere del desiderio.
Info utili
“Benedetta voglia” sarà in scena al Teatro di Documenti di Roma dal 13 al 15 dicembre. Gli spettacoli si terranno venerdì 13 e sabato 14 dicembre alle ore 21:00, e domenica 15 dicembre alle ore 18:00. Il costo del biglietto è di 15 euro per l’intero, 12 euro per il ridotto, e 3 euro per la tessera. Il teatro si trova in via Nicola Zabaglia, 42, 00153 Roma. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 06/45548578 o il cellulare 328/8475891.
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