Al Teatro di Documenti, dal 26 al 29 novembre e l’1 dicembre, va in scena “Gli esclusi. Insane Situation Procedure”, un’opera scritta da Roberta Calandra. Lo spettacolo, diretto da Valentina Ghetti, si avvale di un cast d’eccezione composto da Caterina Gramaglia, Camilla Ferranti, Alessio De Persio, Dario Masciello, Luca Di Giovanni e Leonardo Zarra. Questo progetto è realizzato in collaborazione con il Centro Culturale Mobilità delle Arti, Roberto D’Alessandro e Obiettivo Roma. L’opera trae ispirazione dalle costellazioni familiari, un metodo di indagine psicologica che esplora le dinamiche all’interno delle famiglie.
In un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, sei personaggi si incontrano in un anonimo stanzone. Sono figure storiche realmente esistite, come Rosemary Kennedy, Lucia Joyce, Benito Albino Mussolini, Aldo Togliatti, Giorgio Agnelli ed Eduard Einstein. Questi individui, figli di famiglie illustri, hanno vissuto vite segnate dal peso delle aspettative e delle pressioni sociali. Attraverso un esperimento teatrale, cercano di riaffermare la propria identità, spesso distrutta dalle esigenze di potere politico e culturale.
Il lato oscuro delle famiglie illustri
Il progetto teatrale esplora il tema dell’esclusione, focalizzandosi su individui che, a causa di disagio mentale o altre difficoltà, sono stati emarginati dai loro contesti familiari. Personaggi come Eduard Einstein, Lucia Joyce e Rosemary Kennedy rappresentano il lato oscuro delle loro famiglie, vittime di un ordine costituito che ha sacrificato il loro talento e la loro sensibilità. Questi individui possedevano spesso una forte attitudine artistica e un’intelligenza fuori dal comune, qualità che li rendevano unici ma anche vulnerabili.
Le costellazioni familiari, metodo sviluppato da Bert Hellinger, suggeriscono che l’esclusione di un membro del clan familiare può avere ripercussioni significative sui discendenti. Lo spettacolo restituisce dignità e memoria a questi “esclusi”, offrendo loro un nuovo valore attraverso il riconoscimento e la solidarietà. In una sorta di guerra interiore, i protagonisti imparano a diventare sé stessi, offrendo un modello di realizzazione per tutti noi, invitandoci a esplorare le nostre zone intime e segrete.
Tra follia e normalità: un viaggio nell’anima
La scena si svolge in un’istituzione psichiatrica, dove i protagonisti sono osservati da scienziati-spettatori attraverso vetri immaginari. Questo setting permette di esplorare la sottile linea tra follia e normalità, mentre i personaggi si raccontano, litigano e piangono sotto gli occhi del pubblico. L’uso di un siero placebo e vari stimoli porta i sei eroi a confrontarsi con le proprie storie in un crescendo di situazioni grottesche e commoventi.
Lo spettacolo mette in luce come i “pazzi” possano scimmiottare i “normali” per essere accettati, sfidando le convenzioni sociali. Attraverso questo processo, i protagonisti scoprono il valore dell’autenticità e dell’amore, dimostrando che le nostre risorse più preziose risiedono nell’anima. “Gli esclusi” invita il pubblico a riflettere su ciò che significa essere veramente sé stessi, al di là delle maschere imposte dalla società.
Info utili
“Gli esclusi. Insane Situation Procedure” sarà in scena al Teatro di Documenti di Roma dal 26 al 29 novembre e l’1 dicembre. Gli spettacoli iniziano alle 21:00, tranne la domenica, quando l’inizio è previsto per le 18:00. Il costo del biglietto è di 13 euro, a cui si aggiungono 3 euro per la tessera. Il teatro si trova in via Nicola Zabaglia, 42, a Roma. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero di telefono 06/45548578 o il cellulare 328/8475891.
(Fonte e immagine: Miriam Bocchino Ufficio Stampa)