In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il palcoscenico del Teatro Cometa Off di Roma e del Teatro dei Castelli Romani a Cecchina accoglie il DocuTeatro “Suad”. Questo evento teatrale, in programma dal 20 al 22 novembre a Roma e dal 25 al 29 novembre a Cecchina, offre un’intensa esplorazione dell’animo umano attraverso le sue passioni e i suoi conflitti interiori. La drammaturgia e la regia sono affidate a Valeria Freiberg, che dirige un cast composto da Cristina Colonnetti, Giada Negro, Claudia Maria Saurino e altri attori della compagnia “Teatro A”.
“Suad” è un adattamento multidisciplinare liberamente ispirato al romanzo autobiografico “Bruciata viva. Vittima della legge degli uomini” di Suad, pseudonimo di una scrittrice cisgiordana. La narrazione teatrale si arricchisce dei versi del poeta persiano Nezami Ganjavi, offrendo una prospettiva storica e culturale che amplia il contesto della storia rappresentata. L’opera racconta la tragica vicenda di una donna punita dalla sua stessa famiglia per una gravidanza fuori dal matrimonio, un tema di drammatica attualità che richiama alla memoria casi recenti di cronaca.
La storia di Suad: un racconto di oppressione e resistenza
Il DocuTeatro “Suad” si focalizza sulla storia di una donna che ha subito un crudele sopruso, un racconto che riflette una realtà ancora presente in molte parti del mondo. La protagonista, il cui corpo viene cosparso di benzina e dato alle fiamme, diventa simbolo di una lotta per la libertà e l’emancipazione. La vicenda di Suad è portata in scena da due attrici che rappresentano la stessa donna in momenti diversi della sua vita: la Suad di oggi, interpretata da Cristina Colonnetti, e la Suad di vent’anni fa, interpretata da Enrica Lauro.
Queste due figure femminili raccontano la stessa storia, intrecciando le loro voci in un crescendo di intensità emotiva che coinvolge il pubblico. La regista Valeria Freiberg sottolinea come il tema della libertà e del diritto di scegliere il proprio destino sia centrale anche nella poesia di Nezami, creando un parallelo tra la lotta di Suad e i personaggi poetici del passato. L’opera si avvale di un formato narrativo originale, che si distacca dai canoni tradizionali per mettere in risalto i significati più profondi della storia.
Un’esperienza teatrale multidisciplinare
La rappresentazione di “Suad” si distingue per il suo approccio multidisciplinare, che utilizza diverse forme espressive per raccontare la storia. Non solo le parole, ma anche il linguaggio del corpo, la musica e i contributi video vengono impiegati per rivelare la parte oscura della vita di Suad e per dare profondità alla sua esperienza. Ogni movimento di scena è pensato per essere simbolico, integrato in una visione quasi plastica e minimalista della regia.
La regista Valeria Freiberg ha ideato uno spettacolo che non solo racconta una storia, ma invita il pubblico a riflettere sulle tematiche della violenza e della libertà individuale. L’uso di elementi visivi e sonori contribuisce a creare un’esperienza immersiva che stimola una profonda riflessione su temi di rilevanza sociale. La scelta di portare in scena “Suad” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sottolinea l’importanza di sensibilizzare il pubblico su queste problematiche.
Info utili
Le rappresentazioni di “Suad” si terranno al Teatro Cometa Off di Roma, situato in via Luca della Robbia, 47, dal 20 al 22 novembre, con due repliche giornaliere alle ore 10:30 e 12:00. Il costo del biglietto è di 15 euro. Successivamente, lo spettacolo si sposterà al Teatro dei Castelli Romani a Cecchina, in Piazza Salvo d’Acquisto, con rappresentazioni il 25 e 26 novembre alle ore 11:00, al prezzo di 12 euro, e il 29 novembre alle ore 21:00, al costo di 15 euro.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero Whatsapp +39-3714125639. L’evento rappresenta un’opportunità unica per riflettere su temi di grande attualità e per vivere un’esperienza teatrale coinvolgente e significativa.
(Fonte e immagine: Monica Menna Ufficio Stampa)