Il teatro è da sempre un luogo di incontro, di scambio e di riflessione, e questo legame si fa ancora più profondo grazie all’opera di Liv Ferracchiati, che porta in scena “Ciascuno a suo modo. O la realtà che quasi non esiste” di Luigi Pirandello. Ferracchiati, giovane e pluripremiato drammaturgo, ha accettato la sfida proposta dal collettivo teatrale romano Oltre le parole, di reinterpretare uno dei testi più complessi e meno rappresentati del celebre autore siciliano. L’intento è chiaro: spingere lo spettatore a riconsiderare il proprio punto di vista, osservando la realtà come un prisma dalle molteplici sfumature.
Questa particolare interpretazione di “Ciascuno a suo modo” sarà presentata il 10 novembre a Castel Sant’Angelo, in uno spazio scenico non convenzionale, scelta che riflette la volontà degli organizzatori di sorprendere e coinvolgere il pubblico in maniera inusuale. Ferracchiati si avvicina al testo di Pirandello con delicatezza, cercando di districare la complessità dell’opera originale senza riscriverla, ma piuttosto instaurando un dialogo tra il classico e la sua percezione personale. Un dialogo che, come spiega lo stesso Ferracchiati, è simile a quello tra un adulto e un bambino che esplora le sue curiosità.
L’incontro tra passato e presente
“Ciascuno a suo modo” fu scritto e rappresentato per la prima volta cento anni fa, e Pirandello stesso lo definì il suo testo più “ingarbugliato”. La genesi dell’opera è intrisa di elementi storici e personali: la guerra, un figlio prigioniero, e l’incontro con Jacob Moreno, psichiatra e padre dello psicodramma. Questi elementi si intrecciano in una narrazione che mette in discussione opinioni e ragioni, sovvertendo certezze e stereotipi. L’opera di Ferracchiati si propone di esplorare questi temi, offrendo una nuova prospettiva e stimolando una riflessione profonda sul nostro modo di percepire e interagire con la realtà.
Prima e dopo la rappresentazione, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a un’esperienza unica: le librerie viventi. Ispirate alle human library nate in Danimarca, queste sessioni di lettura permettono di ascoltare storie raccontate direttamente da “libri viventi”, persone che condividono le loro esperienze e visioni del mondo. Un’occasione per incontrare le ragioni degli altri e confrontarsi con esse, in un contesto che esalta la narrazione come strumento di relazione e comprensione reciproca.
Info utili
L’evento si inserisce in un più ampio itinerario artistico che coinvolge sei regioni italiane, portando il teatro al centro della comunità e favorendo l’incontro tra culture e sensibilità diverse. Pascal La Delfa, direttore artistico del progetto, sottolinea l’importanza del teatro come collettore di comunità, capace di riunire le persone e stimolare il confronto con le parti più profonde di noi stessi.
La rappresentazione di “Ciascuno a suo modo” avrà luogo a Castel Sant’Angelo il 10 novembre alle ore 16.30, con una durata di 50 minuti. Le librerie viventi si terranno alle ore 15.15 e alle ore 17.45. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, previa prenotazione tramite email al Teatro Civile. L’evento è co-finanziato dal MiC – Direzione Generale Spettacolo e gode del patrocinio del Comune di Roma, Assessorato alla Cultura.
(Fonte e locandina: CiascunoASuoModo – Ufficio Stampa)