La Compagnia Colori Proibiti celebra il suo 40esimo anniversario con una trilogia teatrale intitolata “Dark Queen”, diretta dal fondatore e regista Stefano Napoli. Gli spettacoli si svolgeranno al Teatro degli Eroi, un luogo iconico per la scena teatrale romana. Questa trilogia rappresenta un viaggio artistico che mescola mito, realtà e sperimentazione teatrale, mettendo in luce il linguaggio unico di Napoli che combina elementi figurativi, astratti e sonori. La serie è composta da tre spettacoli distinti: “Circus Dark Queen”, “Beauty Dark Queen – Lo strano caso di Elena di Troia”, e “Vanity Dark Queen – Niobe Regina di Tebe”.
Il secondo appuntamento della trilogia è “Beauty Dark Queen – Lo strano caso di Elena di Troia”, in programma il 6 novembre. Questa rappresentazione teatrale esplora il mito di Elena di Troia attraverso un linguaggio teatrale che si distacca dalla narrazione tradizionale, affidandosi a gesti, musica e luci per raccontare la storia. Gli attori, tra cui Francesca Borromeo e Alessandro Bravo, interpretano i personaggi mitologici di Menelao, Paride, Elena, Afrodite ed Eros, creando una performance che è un mix di pochade e tragedia. Lo spettacolo riflette su temi universali come l’amore, il possesso e il tempo, attraverso la lente di una dark queen dalla bellezza fatale.
“Beauty Dark Queen” esplora il mito di Elena di Troia
Il secondo spettacolo della trilogia, “Beauty Dark Queen – Lo strano caso di Elena di Troia”, si terrà il 6 novembre alle 20.30. Questo spettacolo si concentra sulla figura mitologica di Elena, esplorando le dinamiche di potere e desiderio che circondano la sua storia. La rappresentazione si avvale di un cast talentuoso composto da Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Simona Palmiero, Giacomo Galfo e Luigi Paolo Patano. La regia di Stefano Napoli utilizza un linguaggio teatrale che combina elementi visivi e sonori per creare un’esperienza immersiva.
La storia di Elena è raccontata attraverso una lente contemporanea, mettendo in risalto la complessità delle relazioni umane e il conflitto tra amore e possesso. La performance è accompagnata da musiche di compositori come George Gershwin e Abel Korzeniowski, che aggiungono una dimensione sonora alla narrazione. La supervisione sonora è affidata a Federico Capranica, mentre le fotografie sono di Dario Coletti e Daniela Annino. Questo spettacolo di circa 50 minuti promette di offrire una riflessione profonda sulla natura dell’amore e della bellezza.
“Vanity Dark Queen” chiude la trilogia con Niobe Regina di Tebe
Il terzo e ultimo spettacolo della trilogia, “Vanity Dark Queen – Niobe Regina di Tebe”, sarà presentato il 27 novembre alle 20.30. Questa produzione si concentra sulla figura mitologica di Niobe, esplorando temi di vanità e ribellione contro il destino. La regia di Stefano Napoli porta in scena un cast composto da Paolo Bielli, Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Paolo Di Caprio, Simona Palmiero e Luigi Paolo Patano. La storia di Niobe, che sfida gli dei con la sua vanità, è un potente commento sulla fragilità umana e l’accettazione dei propri limiti.
Lo spettacolo utilizza un linguaggio visivo e sonoro per esplorare il mito di Niobe, con musiche di compositori come Vincenzo Bellini e Ryuichi Sakamoto. Il disegno luci è curato da Mirco Maria Coletti, mentre la supervisione sonora è ancora una volta affidata a Federico Capranica. La produzione si avvale anche della collaborazione di Sasà Salzano per i costumi e gli accessori. Con una durata di circa 60 minuti, “Vanity Dark Queen” promette di essere una conclusione emozionante e riflessiva della trilogia.
Info utili
La trilogia “Dark Queen” della Compagnia Colori Proibiti si svolgerà al Teatro degli Eroi, situato in Via Girolamo Savonarola, 36/m a Roma. Gli spettacoli inizieranno alle 20.30, con “Beauty Dark Queen” in scena il 6 novembre e “Vanity Dark Queen” il 27 novembre. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il teatro al numero 335 719 4572. La durata degli spettacoli varia tra i 50 e i 60 minuti, offrendo un’esperienza teatrale intensa e coinvolgente.
(Fonte e immagine: Maya Amenduni – Agenzia di Comunicazione)