Il Teatro Belli di Roma ospita, il 2 e 3 novembre, la prima assoluta di “Baglady”, un’opera teatrale scritta dal drammaturgo irlandese Frank McGuinness. Questa rappresentazione è parte della XXIII edizione della rassegna “TREND – nuove frontiere della scena britannica”, ideata da Rodolfo di Giammarco. “Baglady” è un monologo che offre uno sguardo intimo e profondo sulla vita di una donna emarginata, conosciuta semplicemente come la “Baglady”. Attraverso il suo racconto, la protagonista svela frammenti di un’esistenza segnata da esperienze traumatiche e violenze, sia psicologiche che fisiche.
L’opera si svolge in un contesto indefinito, che potrebbe essere una stanza vuota o un angolo di strada, dove la protagonista si trova con tutti i suoi averi. La narrazione è frammentata e caotica, riflettendo il tumulto interiore della Baglady, mentre cerca di venire a patti con il suo isolamento e la sua disperata ricerca di dignità. La sua voce si rivolge sia a se stessa che al pubblico, alternando momenti di rabbia, tristezza e ironia. McGuinness, con un linguaggio poetico e crudo, invita gli spettatori a confrontarsi con le dure realtà dell’emarginazione e del trauma, rivelando il potere della resistenza e della sopravvivenza umana.
Regia e interpretazione: una sfida artistica
La regia di “Baglady” è affidata a Gabriele Furnari Falanga e Diletta Masetti, con quest’ultima che interpreta anche il ruolo della protagonista. La produzione è curata da Povero Willy, con il disegno luci e la collaborazione artistica di Riccardo Leonelli, e la traduzione italiana di Carlo Emilio Lerici. La regia è chiamata a gestire uno spazio scenico fragile, dove realtà e memoria si intrecciano, e i ricordi diventano ombre tangibili. La scena è volutamente semplice e spoglia, un luogo che potrebbe essere ovunque, come una stazione o una strada abbandonata.
Gli oggetti di scena, come la borsa della protagonista, assumono un significato simbolico, rappresentando la sua vita passata e i segreti taciuti. Ogni gesto della Baglady è carico di una ritualità dolorosa e silenziosa, e la luce, a tratti morbida e a tratti tagliente, segue il ritmo interiore del testo. La protagonista è descritta come un “fantasma vivente”, la cui vulnerabilità non cerca mai di suscitare pietà, ma piuttosto di lanciare frecce emotive verso il pubblico, rivelando il complesso ritratto di una donna che lotta per non scomparire.
Info utili
La rappresentazione di “Baglady” non è solo un racconto di una vita dimenticata, ma un grido universale contro l’oblio, un invito a riconoscere l’umanità che vive nelle ombre della sofferenza. Gli spettacoli si terranno al Teatro Belli, situato in Piazza Sant’Apollonia 11/A, Roma. I biglietti sono disponibili al prezzo di 18 euro per l’intero e 13 euro per il ridotto, riservato agli under 26 e over 65. Gli orari degli spettacoli sono: dal lunedì al venerdì alle 21.00, il sabato alle 19.00 e la domenica alle 17.30.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 065894875. Questa rappresentazione offre un’opportunità unica di esplorare le nuove frontiere della scena britannica attraverso una lente che mette in luce le sfide e le resistenze umane, un’esperienza teatrale che promette di lasciare un segno profondo nel cuore degli spettatori.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci Ufficio Stampa)