Dal 22 ottobre al 3 novembre, il Teatro de’ Servi di Roma ospita “Pole Dance – La teoria di un tradimento”, uno spettacolo scritto e diretto da Sargis Galstyan. La commedia si presenta come un viaggio tra paradossi e riflessioni profonde, mettendo in scena la storia di Ruben Moretti, un docente di storia della religione e di filosofia. All’inizio, Ruben appare come un uomo razionale e aperto, ma le vicende che si susseguono lo portano a mettere in discussione la sua stessa esistenza e i principi che ha sempre sostenuto.
L’evento scatenante è la nascita del figlio con la pelle nera, che Ruben interpreta come un tradimento da parte della moglie Susanna, una missionaria dalle caratteristiche apparentemente impeccabili. Questo evento inaspettato lo spinge a esplorare le complessità dei rapporti umani e a confrontarsi con le sue convinzioni. La commedia, attraverso una narrazione leggera e brillante, esplora temi profondi e sfida le convenzioni sociali, offrendo al pubblico una riflessione su quanto le apparenze possano ingannare.
Personaggi eccentrici e situazioni paradossali
Nel corso della sua ricerca della verità, Ruben incontra una serie di personaggi eccentrici che arricchiscono la trama con le loro storie e personalità uniche. Tra questi, Angeline, Maria Arianna o forse Sofia, una ballerina di pole dance che, nonostante il suo lavoro, si rivela essere una psicologa acuta e perspicace. La sua presenza nella vita di Ruben rappresenta uno dei tanti paradossi dello spettacolo, sottolineando come le etichette sociali spesso non riflettano la vera essenza delle persone.
Altri personaggi che Ruben incontra sono Shalom Kaganovich, un ebreo ortodosso ossessionato dal proprio albero genealogico, e Chicco Marrone, un imprenditore fallito fissato con i significati dei nomi. Questi personaggi, pazienti della Dottoressa Fottichina, aggiungono ulteriore complessità alla trama, offrendo a Ruben consigli e informazioni che, sebbene provenienti da individui apparentemente psicopatici, si rivelano preziosi e sinceri. La commedia gioca con i paradossi e le coincidenze, portando il pubblico a riflettere su quanto spesso la realtà superi la fantasia.
Rivelazioni inaspettate e riflessioni profonde
Il climax dello spettacolo si raggiunge con l’incontro tra Ruben e Padre Onan, uno scienziato che lo guida verso una rivelazione finale sorprendente e inaspettata. Questo incontro rappresenta la chiave di volta della commedia, portando a una conclusione che sfida le aspettative del pubblico e ribalta le premesse iniziali. La commedia, pur mantenendo un tono leggero e divertente, invita a riflettere su temi complessi come la verità, le apparenze e le convenzioni sociali.
“Pole Dance – La teoria di un tradimento” è uno spettacolo che, attraverso una narrazione ricca di paradossi e situazioni inaspettate, riesce a intrattenere e far riflettere allo stesso tempo. Il titolo stesso, “Pole Dance”, diventa un simbolo dei vari paradossi presenti nello spettacolo, rappresentando un riferimento indiretto al rapporto sessuale tra uomo e donna e sfidando le convenzioni attraverso la figura della psicologa-ballerina.
Info utili
Lo spettacolo si terrà al Teatro de’ Servi, situato in Via del Mortaro, 22 a Roma. Le rappresentazioni avranno luogo dal martedì al venerdì alle ore 21, il sabato alle ore 17.30 e alle 21, e la domenica alle ore 17.30. I biglietti sono disponibili al costo di 25 euro. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il teatro al numero 06.6795130. Non perdete l’occasione di assistere a una commedia che promette di sorprendere e divertire, offrendo al contempo spunti di riflessione su temi universali e sempre attuali.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)