“Affogo” di Dino Lopardo a Spazio Diamante, una riflessione sulla solitudine e il bullismo

Dal 24 al 27 ottobre, lo Spazio Diamante di Roma ospiterà lo spettacolo “Affogo”, scritto e diretto da Dino Lopardo. Questa rappresentazione, finalista al concorso In-box 2024, è una produzione di Gommalacca e fa parte del progetto “Trilogia dell’Odio”. “Affogo” è un monologo polifonico che esplora temi complessi come la solitudine, i rapporti familiari e le problematiche legate al bullismo. Al centro della narrazione troviamo Nicholas, un giovane che vive con zii dalla mentalità provinciale e sogna di diventare campione di nuoto. Tuttavia, il suo sogno è ostacolato da una profonda paura dell’acqua, simbolizzata dalla vasca da bagno presente sulla scena.

La performance invita il pubblico a riflettere su come i sogni possano essere spezzati da una violenza subdola e su come questa possa essere intrinseca all’animo umano fin dall’adolescenza. Il protagonista, Nicholas, è sia vittima che carnefice, costretto a confrontarsi con la propria natura e con le conseguenze delle sue azioni. La narrazione si sviluppa in un contesto metaforico che alterna l’intimità del bagno alla socialità della piscina, rappresentando così il conflitto tra il mondo interiore e quello esterno.

La trilogia dell’odio: un progetto eclettico

“Affogo” è uno dei tre monologhi che compongono la “Trilogia dell’Odio”, insieme a “Rigetto” e “Cesso”. Questi spettacoli possono essere rappresentati singolarmente o in forma di “maratona”, con un atto risolutivo in cui i protagonisti delle tre storie si incontrano, rivelando il loro legame attraverso un dialogo complesso e multicanale. La trilogia indaga temi come l’odio, la violenza e la difficoltà di riconoscere e regolare le emozioni, esplorando le dinamiche tra vittime e carnefici.

Le condotte aggressive sono presentate come tentativi di affermazione identitaria e di lenire insicurezze personali. Questo fenomeno, caratterizzato da atti vessatori e intimidatori, è analizzato attraverso la figura di Nicholas, che, pur essendo vittima, diventa anche carnefice. La sua storia è un esempio di come le esperienze di bullismo possano influenzare profondamente la vita di un individuo, portando a disturbi depressivi e alla sensazione di essere privi di valore.

Uno stile tragicomico e scorretto

Lo spettacolo “Affogo” adotta uno stile “tragicomico scorretto”, ispirato all’umorismo “sick” di Lenny Bruce. I personaggi della “Trilogia dell’Odio” esibiscono la loro immoralità e una visione del mondo sgradevole attraverso un linguaggio denso di suoni arcaici e dialettali. La narrazione è arricchita da battute provocatorie, come quella di Lou Costello citata da Lenny Bruce: «Mia moglie è morta ieri notte, e sul letto di morte mi ha detto: “Se vai con un’altra, esco dalla tomba scavando e ti rovino”. L’ho sepolta a faccia in giù… che scavi pure».

In scena, gli attori Mario Russo e Alfredo Tortorelli interpretano i ruoli principali, portando il pubblico a immergersi in un viaggio emotivo e riflessivo. Le scene e le luci sono curate da Dino Lopardo, mentre Amelia Di Corso è l’aiuto regia. La produzione è sostenuta dal Collettivo Itaca e dalla residenza artistica Il filo immaginario, e ha ricevuto il Premio di Drammaturgia SuiGeneris al Torino Fringe Festival.

Info utili

Lo spettacolo “Affogo” sarà in scena presso lo Spazio Diamante di Roma dal 24 al 27 ottobre, con orari variabili: 24, 25 e 26 ottobre alle ore 21:00 e il 27 ottobre alle ore 17:00. I biglietti sono disponibili online sul sito dello Spazio Diamante. La rappresentazione è un’occasione imperdibile per chi desidera esplorare temi profondi attraverso una narrazione innovativa e coinvolgente.

(Fonte e immagine: Laura Rondinella – Ufficio Comunicazione Theatron duepuntozero)

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