La Compagnia del Sole torna a Roma con “Lingua Matrigna”, un’intensa rappresentazione teatrale tratta dall’autobiografia della scrittrice ungherese Ágota Kristóf. Questo spettacolo, diretto da Marinella Anaclerio e interpretato da Patrizia Labianca, ha già riscosso successo nelle precedenti edizioni e si appresta a conquistare nuovamente il pubblico romano. L’opera, patrocinata dall’Accademia d’Ungheria in Roma, sarà in scena al Teatro della Dodicesima e al Teatro Tordinona.
La narrazione si svolge attraverso un monologo che svela la vita di Ágota Kristóf, una donna che si trova a riflettere sulla propria esistenza, sola con un registratore. Questo viaggio interiore è paragonabile a un’autopsia della sua vita, dove emergono le esperienze di una giovane costretta a lasciare la sua patria durante l’intervento dell’Armata Rossa in Ungheria nel 1956. Il pubblico viene trasportato in un racconto di migrazione e sradicamento, dove la perdita della “Madre Patria” si accompagna a quella della “Madre Lingua”.
Sfide e resilienza di una scrittrice
La storia di Ágota Kristóf è un potente esempio di resilienza. Dopo aver abbandonato l’Ungheria con il marito e la figlia neonata, la scrittrice affronta sfide immense: il freddo, la fame, la solitudine e la difficoltà di comunicare in una lingua sconosciuta. La perdita della capacità di leggere e scrivere nella sua lingua madre rappresenta un dolore profondo, un ritorno all’analfabetismo per una donna che a soli quattro anni già leggeva.
Nel monologo, Kristóf condivide la sua esperienza di iscriversi ai corsi estivi dell’Università di Neuchâtel all’età di ventisette anni per imparare a leggere in una nuova lingua. Questa lotta personale diventa una metafora per le difficoltà che affrontano i profughi e gli immigrati, offrendo al pubblico una visione empatica e profonda delle sfide che accompagnano chi è costretto a lasciare la propria terra d’origine.
La passione come salvezza
In “Lingua Matrigna”, la passione di Ágota Kristóf per la lettura e la scrittura emerge come la sua ancora di salvezza. Attraverso la forza delle parole, la scrittrice riesce a superare le avversità e a costruire una nuova vita in un paese straniero. La sua storia diventa un simbolo di speranza e determinazione, dimostrando come l’amore per la cultura e la conoscenza possa aiutare a navigare attraverso le tempeste della vita.
Il pubblico viene coinvolto in un racconto che non solo illumina la figura di Kristóf come scrittrice, ma che offre anche una riflessione più ampia sulla condizione umana e sulla capacità di adattamento. La rappresentazione di “Lingua Matrigna” invita gli spettatori a esplorare temi universali come l’identità, la perdita e la rinascita, attraverso la lente di un’esperienza personale unica e toccante.
Info utili
“lingua matrigna” sarà in scena a Roma per diverse date. Al Teatro della Dodicesima, lo spettacolo avrà luogo domenica 20 ottobre alle ore 21:00. I biglietti sono disponibili a un prezzo intero di 15 euro, ridotto a 12 euro e a 5 euro per i bambini fino a 10 anni. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 065073074 o il +39 329 877 1137.
Successivamente, lo spettacolo si sposterà al Teatro Tordinona, dove sarà rappresentato da martedì 22 a sabato 26 ottobre alle ore 21:00 e domenica 27 ottobre alle ore 18:00. In questo caso, i biglietti hanno un costo intero di 14 euro più 3 euro di tessera associativa, mentre il prezzo ridotto è di 10 euro più 3 euro di tessera associativa. Per prenotazioni, contattare il numero 328 399 8522.
(Fonte e immagine: Ufficio stampa e comunicazione Compagnia del Sole – Marilù Ursi)