“I Grandi discorsi che hanno cambiato la storia” continua il suo tour e fa tappa al Teatro Marconi di Roma. Questo progetto, realizzato da Uao spettacoli, è stato scritto da Valentina Olla e diretto da Federico Perrotta. Le rappresentazioni si terranno venerdì 4 ottobre e sabato 5 ottobre alle ore 21.00, e domenica 6 ottobre alle ore 17.30.
Un insegnante carismatico e il suo metodo rivoluzionario
Il cuore dello spettacolo è un insegnante carismatico, noto come il Prof., che decide di preparare la sua classe di recupero per l’esame di maturità in modo del tutto insolito. Il Prof. utilizza “I grandi discorsi che hanno cambiato la storia” come strumento didattico, invitando i suoi studenti a studiarli e reinterpretarli. Tra i discorsi selezionati ci sono quelli di figure storiche come Martin Luther King, John F. Kennedy, Malala Yousafzai e Madre Teresa di Calcutta.
Gli studenti, inizialmente disorientati da questo metodo non convenzionale, trovano presto ispirazione e la forza di esprimere sé stessi attraverso questi discorsi. Scoprono così un nuovo modo di affrontare non solo l’esame di maturità, ma anche le sfide della vita. La narrazione si sviluppa attraverso un viaggio di scoperta e crescita personale, dove le parole storiche diventano un mezzo per il cambiamento e la riflessione.
La tensione tra innovazione e tradizione
Lo spettacolo esplora anche il conflitto tra innovazione e tradizione attraverso il personaggio della dirigente scolastica. Questa figura rigida e pragmatica teme che l’approccio del Prof. possa destabilizzare gli studenti e compromettere i loro risultati scolastici. La Dirigente è in bilico tra la necessità di mantenere l’ordine e il timore che, forse, le idee rivoluzionarie del Prof. possano davvero portare a qualcosa di straordinario.
Il Prof. si batte per liberare la creatività e il pensiero critico degli studenti, sfidando la visione tradizionale dell’istruzione. Questo scontro di visioni rappresenta uno dei temi centrali dello spettacolo, mettendo in luce l’importanza di un’educazione che non sia solo nozionistica ma anche formativa e stimolante. La narrazione si arricchisce di momenti di grande intensità, dove gli studenti imparano che le parole non sono solo storia, ma possono diventare il loro futuro.
Un viaggio nella cultura della generazione Z
“I Grandi discorsi che hanno cambiato la storia” fa un’incursione nella cultura della generazione Z, utilizzando il linguaggio della trap per indagare sulla cultura urbana contemporanea. Questo approccio rende lo spettacolo particolarmente attuale e vicino ai giovani, che possono riconoscersi nei temi e nei linguaggi utilizzati. È un viaggio tra scontri, confronti e momenti di grande intensità, dove i ragazzi imparano che le parole non sono solo storia, ma possono diventare il loro futuro.
Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio con il fondo Spettacolo dal vivo 2024, dimostrando l’importanza di investire in iniziative culturali innovative e di qualità. La direzione di Federico Perrotta e la scrittura di Valentina Olla si combinano per creare uno spettacolo che unisce emozione, divertimento e arte, collegati dal filo rosso dell’amore per “l’essere un gruppo”, una vera “classe scolastica”.
Il cast, oltre a Federico Perrotta e Valentina Olla, comprende anche Eugenia Bardanzellu, Francesco Della Torre, Federica De Riggi, Gian Marco Crò, Rausy Giangarè e Giulia Perini. Ogni attore contribuisce a dare vita a un racconto corale che esplora il potere delle parole e l’importanza della comunità.
Info utili
Le rappresentazioni di “I Grandi discorsi che hanno cambiato la storia” al Teatro Marconi di Roma si terranno venerdì 4 ottobre e sabato 5 ottobre alle ore 21.00, e domenica 6 ottobre alle ore 17.30. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 333.5001699.
Il prezzo dei biglietti e gli orari di apertura del teatro non sono specificati nel comunicato stampa, ma è consigliabile contattare direttamente il teatro per ulteriori dettagli. Non perdere l’occasione di assistere a uno spettacolo che promette di essere non solo un evento teatrale, ma anche un’esperienza formativa e ispiratrice.
(Fonte e immagine: Alessandra Renzetti)