“I grandi discorsi che hanno cambiato la storia” al Teatro 7 Off di Roma

L’evento teatrale “I grandi discorsi che hanno cambiato la storia”, prodotto dalla Uao Spettacoli, arriva al Teatro 7 Off di Roma. Questo spettacolo, scritto da Valentina Olla e diretto da Federico Perrotta, sarà presentato domani, 2 ottobre, alle ore 21.00, con una replica speciale per le scuole il 3 ottobre. L’opera si propone di esplorare il potere delle parole attraverso una narrazione coinvolgente e contemporanea.

Un metodo educativo innovativo

La trama dello spettacolo ruota attorno a un insegnante carismatico, noto come il Prof., che decide di preparare la sua classe di recupero per l’esame di maturità in modo non convenzionale. Invece di seguire il tradizionale percorso di studio, il Prof. sceglie di far reinterpretare ai suoi studenti “I grandi discorsi che hanno cambiato la storia”. Tra i discorsi scelti ci sono quelli di figure emblematiche come Martin Luther King, John F. Kennedy, Malala Yousafzai e Madre Teresa di Calcutta.

Gli studenti, inizialmente perplessi dal metodo alternativo, trovano presto ispirazione e forza nelle parole di questi grandi oratori. Attraverso la reinterpretazione dei discorsi, i ragazzi scoprono nuovi modi di esprimere sé stessi e affrontare non solo l’esame di maturità, ma anche le sfide della vita quotidiana. Questo approccio permette loro di sviluppare il pensiero critico e la creatività, elementi spesso trascurati nella preparazione scolastica tradizionale.

Scontri e confronti tra innovazione e tradizione

Lo spettacolo non si limita a esplorare il potere delle parole, ma mette in scena anche il conflitto tra innovazione e tradizione. La dirigente scolastica, figura pragmatica e rigida, teme che il metodo del Prof. possa destabilizzare gli studenti e compromettere i loro risultati scolastici. Questo timore crea un contrasto tra la necessità di mantenere l’ordine e la possibilità che le idee rivoluzionarie del Prof. possano effettivamente portare a qualcosa di straordinario.

La narrazione si sviluppa attraverso scontri e confronti intensi, dove i ragazzi imparano che le parole non sono solo storia, ma possono diventare strumenti per costruire il loro futuro. Lo spettacolo fa un’incursione nella cultura della generazione Z, utilizzando il linguaggio della trap per indagare sulla cultura urbana contemporanea. Questo elemento rende l’opera particolarmente attuale e vicina alle nuove generazioni.

Un cast d’eccezione e una produzione di qualità

Il cast dello spettacolo è composto da attori di talento, tra cui Federico Perrotta, Valentina Olla, Eugenia Bardanzellu, Francesco Della Torre, Federica De Riggi, Gian Marco Crò, Rausy Giangarè e Giulia Perini. La produzione è arricchita dai costumi di Graziella Pera e dalla direzione tecnica di Alessandro Acquaroli. Giulia Perini ha contribuito anche come aiuto regia, mentre Federica De Riggi ha svolto il ruolo di direttore di scena. L’amministrazione è stata curata da Angela Frezza.

Finanziato dalla Regione Lazio con il fondo Spettacolo dal vivo 2024, lo spettacolo rappresenta un nuovo modo di concepire il teatro. Emozione, divertimento e arte sono collegati dal filo rosso dell’amore per “l’essere un gruppo”, trasformando la classe scolastica in una vera comunità. Questo progetto mira a coinvolgere il pubblico non solo attraverso la narrazione, ma anche attraverso un’esperienza collettiva e condivisa.

Info utili

“I grandi discorsi che hanno cambiato la storia” sarà in scena al Teatro 7 Off di Roma, situato in via Monte Senario 31, domani 2 ottobre alle ore 21.00. Il 3 ottobre è prevista una replica speciale per le scuole. Il prezzo del biglietto e gli orari di apertura non sono stati specificati nel comunicato stampa, ma è possibile ottenere ulteriori informazioni e prenotazioni chiamando il numero 333.5001699.

Questo spettacolo rappresenta un’opportunità unica per esplorare il potere delle parole e il loro impatto sulla storia e sulla vita quotidiana. Non perdete l’occasione di assistere a questa emozionante rappresentazione che unisce passato e presente, tradizione e innovazione.

(Fonte e immagine: Alessandra Renzetti)