Il 4 luglio, alle ore 21, nell’ambito del Tor Bella Monaca Teatro Festival, andrà in scena “La storia di Francesco”, uno spettacolo tratto dal romanzo “La sapienza di un povero” di Éloi Leclerc, con la drammaturgia e la regia di Pino Quartullo. Questo evento, prodotto da La Città degli artisti e Margherita Romaniello, è un progetto speciale del Ministero della Cultura e vedrà la partecipazione di un cast di attori di talento: Francesco Tortorella, Roberto Fazioli, Francesco Trasatti, Massimiliano, Simone Sabia, Giorgio Melone e Rachele Sarti.
Un viaggio nell’ultimo periodo della vita di san Francesco
Lo spettacolo “La storia di Francesco” si basa su uno dei testi biografici più potenti sul santo, “La sapienza di un povero” di Éloi Leclerc. La narrazione si concentra sull’ultimo periodo della vita di san Francesco d’Assisi, un momento di profonda crisi e introspezione. Abbandonato dalla sua fraternità e lontano dall’intuizione delle origini, Francesco si rifugia in un eremo con i suoi frati più intimi, preoccupati per il suo stato d’animo. In questo luogo di ritiro, il santo cerca di ritrovare il suo rapporto con Dio e di dare un nuovo senso al suo cammino, messo in dubbio per la prima volta.
Durante questa fase di ricerca interiore, san Francesco lotta con sé stesso e riceve il sostegno di santa Chiara. La svolta arriva durante un giorno di Pasqua, quando finalmente riesce a leggere il senso della sua vicenda nelle pieghe della sua storia e torna a chiamare Dio “Padre”. Questo percorso di riscoperta e riconciliazione con la propria fede rappresenta il fulcro dello spettacolo, offrendo al pubblico una riflessione profonda sulla spiritualità e sull’eredità del santo.
L’universalità del messaggio di san Francesco
San Francesco è noto per il suo amore per la natura e la sua ricerca di percorsi impervi, che simboleggiano l’incontro tra l’ecologia interiore e quella esteriore, e il rapporto tra Cielo e Terra. La sua eredità è evidente in molti aspetti della società moderna, e il suo messaggio di amore, umiltà e compassione continua a toccare il cuore di persone di diverse culture e tradizioni religiose. Lo spettacolo “La storia di Francesco” mira a mettere in luce questi temi universali, rendendo evidente la loro rilevanza contemporanea.
Il messaggio di pace e riconciliazione di san Francesco è particolarmente significativo in un’epoca di conflitti globali, mentre la sua visione ecologica integrale lo rende un modello per la cura della Terra e delle sue creature. La sua umiltà e il suo amore continuano a ispirare le generazioni presenti, dimostrando come la sua figura rimanga centrale nell’esperienza umana anche dopo otto secoli. Lo spettacolo offre quindi un’opportunità per riflettere su questi temi e per entrare in contatto con aspetti biografici spesso sconosciuti del santo.
Un progetto culturale integrato nei luoghi storici
Il progetto “La storia di Francesco” si inserisce in un momento significativo per la spiritualità francescana, segnato da una serie di “ottavi centenari”. Questi anniversari, che ricordano eventi importanti della vita di san Francesco, offrono un’opportunità per riflettere sulla sua eredità duratura. Lo spettacolo mira a coinvolgere comuni, monasteri e luoghi di culto, creando una “simbiosi culturale” che favorisce scambi con il territorio e valorizza il patrimonio culturale della nazione.
La scelta di utilizzare luoghi storici e culturali aggiunge autenticità allo spettacolo e contribuisce a preservare e celebrare la ricchezza di san Francesco e del suo contesto storico. La natura aperta degli spazi selezionati favorisce un coinvolgimento più intenso del pubblico, che diventa parte attiva della performance. Gli spettatori non sono semplici osservatori, ma partecipano attivamente alla trama, sperimentando la storia di san Francesco in prima persona. Questo approccio rende lo spettacolo essenziale, agile e adattabile a qualsiasi spazio, inclusi i teatri tradizionali.
Info utili
“La storia di Francesco” andrà in scena il 4 luglio alle ore 21, nell’ambito del Tor Bella Monaca Teatro Festival. Lo spettacolo è prodotto da La Città degli artisti e Margherita Romaniello, con il supporto del Ministero della Cultura. I costumi sono curati da Laura de’ Navasques, gli elementi scenici da Michelangelo Raponi, il light design e il suono da Mimmo De Mattia, con Giovanni Bertoletti come aiuto regia e foto di Carlo Bellincampi. I biglietti sono disponibili al prezzo di 15 euro, con riduzioni per studenti e over 65. Il teatro apre alle ore 20.