Il palcoscenico del Teatro di Documenti di Roma diventerà, dal 14 al 19 maggio, il luogo d’elezione per una riflessione drammatica e profondamente attuale: “De Profundis – L’altra metà del giardino”, diretto e scritto da Paolo Orlandelli. Questo spettacolo teatrale si propone come un viaggio esistenziale e giudiziario nella vita di Oscar Wilde, illuminando le sfaccettature più oscure e le contraddizioni di una società vittoriana che si specchia sorprendentemente nella nostra contemporaneità.
Analisi dell’opera e del contesto storico
“De Profundis”, più di un semplice spettacolo, è un monologo interiore che si snoda attraverso i tre processi infamanti a carico di Wilde. Dall’accusa infondata di Lord Queensberry alla condanna per sodomia e oltraggio al pudore, il testo di Orlandelli è un tessuto di emozioni crude, riflessioni filosofiche e dolorose verità. Attraverso un uso sapiente di dialoghi e monologhi, il dramma mette in scena la schizofrenia di un sistema giudiziario che, pur mascherandosi dietro la morale, lascia trasparire le proprie incoerenze e i propri pregiudizi.
L’interpretazione degli attori Mauro Toscanelli, Gaetano Lizzio e Vincenzo Palladio è destinata a lasciare un’impronta indelebile negli spettatori, grazie anche ai costumi di Carla Ceravolo che, con il loro dettagliato realismo, riportano alla vita l’epoca vittoriana con una freschezza inaspettata.
La scena e l’interpretazione
Il Teatro di Documenti, uno spazio avveniristico incastonato nelle storiche grotte di Testaccio, si trasforma in una serie di ambientazioni che fanno da sfondo agli ultimi giorni di Wilde. Dal momento del suo arresto fino alla riflessione finale in “La Sala del Giudizio”, il percorso dello spettacolo è un cammino itinerante tra le sale, che permette allo spettatore di immergersi completamente nella narrazione.
Ogni dialogo, ogni scambio tra i personaggi, diventa una finestra aperta sulle angosce e sulle speranze di Wilde, con particolare attenzione ai passaggi tratti dal suo “De Profundis”. L’opera letteraria, con le sue riflessioni cariche di un doloroso apprendistato spirituale, si fa specchio della tragedia umana e artistica dell’autore, il quale, nonostante la sofferenza e la condanna, riesce a trovare nella scrittura una forma di redenzione e di dialogo con il futuro.
Info utili
“De Profundis – L’altra metà del giardino” sarà in scena al Teatro di Documenti in via Nicola Zabaglia, 42, dal 14 al 19 maggio. Gli spettacoli avranno luogo da martedì a sabato alle ore 21, mentre la domenica è prevista una rappresentazione alle ore 19. Il costo del biglietto è di 12 euro, più 3 euro per la tessera associativa. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il teatro al numero 06/45548578 o al cellulare 328/8475891.