Il Teatro Biblioteca Quarticciolo si appresta a ospitare un evento che promette di lasciare un segno indelebile nel panorama teatrale romano. Il 8 e 9 marzo, alle ore 21:00, andrà in scena “P come Penelope”, uno spettacolo che si propone di offrire una nuova lettura di uno dei miti più affascinanti e complessi dell’antichità greca, quello di Penelope, la fedele moglie di Ulisse. Attraverso la direzione artistica di Teatro Giorgio Andriani e Antonino Pirillo, e la magistrale interpretazione di Paola Fresa, il pubblico sarà guidato in un viaggio attraverso tempi e spazi, alla riscoperta della figura di Penelope in chiave contemporanea.
Un monologo tra passato e presente
Il lavoro di Paola Fresa, autrice e interprete dello spettacolo, si distingue per la capacità di trasformare un racconto antico in una narrazione attuale, vibrante di echi moderni. “P come Penelope” non è semplicemente uno spettacolo teatrale; è un atto di rivendicazione di una voce femminile secolare, troppo a lungo soffocata dall’iconografia classica. La Fresa, attraverso un monologo leggero ma profondo, dà vita a una Penelope meno ieratica e più umana, capace di interrogarsi e di confrontarsi con le ossessioni del nostro tempo.
La protagonista, identificata con la lettera “P”, si muove in uno spazio asettico, un recinto-circuito di neon che cambia colore ad ogni nuovo capitolo della narrazione, ricreando metaforicamente l’atto di tessere e distessere la tela. Questo gesto, emblematico della resistenza e dell’astuzia di Penelope, diventa qui simbolo della ricerca di una propria identità, di un proprio futuro, al di là dell’eterna attesa.
Dialoghi con il mito
Il testo offre uno sguardo critico sulla condizione femminile, ponendo al centro la questione della felicità personale e della libertà di scelta. La Penelope di Paola Fresa non aspetta passivamente il ritorno del marito; cerca piuttosto una “falla nel sistema”, un modo per sfuggire al destino di abbandono che sembra incombere su di lei. Questa ricerca si intreccia con i ricordi del passato, con la relazione complicata con il padre e con il figlio che, cresciuto, sceglie di partire, rifiutando l’attesa.
La chiave ironica e contemporanea con cui vengono affrontati temi così profondi consente allo spettatore di riconnettersi al mito, interpretandolo come veicolo per un’indagine introspettiva sul senso dell’esistenza e sulla ricerca della felicità. L’educazione sentimentale proposta da Paola Fresa è un invito a riconsiderare il mito di Penelope non come racconto di fedeltà passiva, ma come storia di resistenza attiva e di riscoperta di sé.
Info utili
Per chi desidera immergersi in questa rilettura moderna di un mito antico, “P come Penelope” sarà in scena al Teatro Biblioteca Quarticciolo in via Ostuni, 8 a Roma, venerdì 8 e sabato 9 marzo alle ore 21.00. I biglietti sono disponibili a 12€ per il prezzo intero, 10€ per il ridotto (over 65 e convenzioni) e 8€ per gli studenti, permettendo così a tutti di partecipare a questa esperienza culturale unica. Un’occasione per riflettere sulla potenza narrativa dei miti e sulla loro capacità di parlare alle generazioni future, attraverso la voce di una delle attrici e drammaturghe più interessanti del panorama teatrale contemporaneo.