Il teatro italiano accoglie nuovamente tra le sue mura una delle opere teatrali più innovative e appassionanti degli ultimi anni, “Cirano deve morire”, liberamente ispirato al classico “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand. Questo spettacolo unico, firmato da Leonardo Manzan e Rocco Placidi, e diretto da Manzan stesso, rappresenta un audace tentativo di fondere insieme generi apparentemente distanti: la poesia romantica del XIX secolo e l’impetuoso mondo del rap.
Uno spettacolo senza tempo
Il “Cirano deve morire” non è un semplice adattamento dell’opera originale di Rostand, ma una vera e propria riscrittura che trasporta la storia in un contesto contemporaneo, senza però tradirne lo spirito. Attraverso l’utilizzo di musiche originali eseguite dal vivo e una scenografia che oscilla tra costumi d’epoca e luci strobo, lo spettacolo riesce a catturare l’essenza di un dramma amoroso senza tempo, presentandolo sotto una luce del tutto nuova.
Il fulcro dello spettacolo è il conflitto interiore tra fedeltà e tradimento, tra parole che seducono e silenzi che uccidono. “Cirano deve morire” è una rappresentazione drammatica dei più profondi dilemmi umani, esplorati attraverso la storia di amicizia e amore tra tre giovani: due amici innamorati della stessa donna. Questi temi universali vengono esplorati con una vivacità e un’energia che solo la musica rap può trasmettere, rendendo lo spettacolo intensamente coinvolgente e attuale.
Un ponte tra generi
La scelta del rap come veicolo per narrare la storia di Cyrano non è casuale. Secondo Manzan, il rap offre la possibilità di esprimere con forza l’eroismo e la critica sociale caratteristici del protagonista, rendendo il linguaggio dello spettacolo non solo moderno ma sorprendentemente aderente all’originale rostandiano. La performance si sviluppa quindi come un vero e proprio concerto, con gli attori che interpretano i loro ruoli direttamente a favore di pubblico, creando un’esperienza immersiva e coinvolgente che supera i confini tradizionali del teatro.
La produzione, che ha già riscosso un notevole successo durante la stagione passata al Teatro Vascello, è frutto di una collaborazione tra La Biennale di Venezia, nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30, e diverse altre istituzioni teatrali, dimostrando l’importanza di iniziative volte a sostenere la creatività giovanile nel panorama artistico italiano.
Info utili
Dopo il debutto al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre il 16 e 17 marzo 2024, “Cirano deve morire” proseguirà il suo viaggio nelle principali città italiane, portando ovunque la sua carica di novità e freschezza. I biglietti per lo spettacolo sono disponibili al botteghino del teatro a partire da due ore prima dell’inizio, oppure online, con prezzi che variano dai 15 euro del biglietto intero ai 10 euro del ridotto, fino agli 8 euro previsti per gli studenti. Grazie alle collaborazioni tra le varie istituzioni culturali coinvolte, sarà possibile usufruire di sconti speciali, testimoniando il forte legame tra lo spettacolo e la comunità locale.
In conclusione, “Cirano deve morire” rappresenta non solo una rivisitazione audace di un classico della letteratura teatrale ma anche un esempio di come il teatro possa evolversi, accogliendo nuove forme espressive per raccontare storie senza tempo. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro, della musica e della poesia.