Dal 16 al 18 febbraio, il palcoscenico di Teatrosophia a Roma diventa testimone di una narrazione potente e suggestiva con “Herbarie, le chiamavano streghe”, opera teatrale scritta da Silvia Pietrovanni e magistralmente adattata da Isabella Moroni. Questa produzione, diretta da Ivan Vincenzo Cozzi, porta in luce la storia ancestrale della domina herbarum attraverso le interpretazioni di Silvia Mazzotta, Brunella Petrini ed Elena Stabile.
Una storia di conoscenza e resistenza
Le protagoniste di “Herbarie”, Mercuria, Caterina e Lucia, rappresentano le eredi di un sapere millenario, coltivatrici di erbe medicinali, levatrici e accabadore, figure centrali nella comunità per la loro capacità di curare il corpo e l’anima. La loro storia si svolge sullo sfondo di una lotta contro il pregiudizio e l’oppressione, simboleggiata dalla figura dell’Inquisitore, che rappresenta non solo il passato ma anche le attuali tensioni tra la medicina ufficiale e le pratiche di guarigione femminili e popolari.
La regia di Ivan Vincenzo Cozzi
La direzione di Ivan Vincenzo Cozzi enfatizza la profonda connessione tra le tre donne e gli elementi naturali, la ritualità femminile e la lotta per la libertà espressiva e la sopravvivenza del loro sapere. La scena diventa un luogo di memoria e di ribellione, dove il pubblico è invitato a riscoprire e rivalutare il ruolo delle donne nella storia della guarigione e della resistenza culturale.
Un omaggio al femminile e alla natura
Con musiche originali di Tito Rinesi e costumi di Rosanna Grassia rivisitati da Arianna Longobardi, lo spettacolo è un vero e proprio omaggio alle radici profonde del femminile, alla sua capacità di creare reti di cura e di trasmettere un sapere spesso escluso dai canoni ufficiali. “Herbarie” è un invito a guardare oltre i pregiudizi, scoprendo un mondo di conoscenze antiche e profonde legate all’erboristeria, ai ritmi naturali e alla medicina delle donne.
Info utili
“Herbarie, le chiamavano streghe” rappresenta un importante contributo al teatro civile e alle tematiche di genere, proponendo una riflessione sull’eredità e sul futuro del sapere femminile. Lo spettacolo si terrà a Teatrosophia, via della Vetrina 7, Roma, con rappresentazioni il venerdì e sabato alle 21:00 e la domenica alle 18:00. I biglietti hanno un costo di 14,00 euro, più 5,00 euro per la tessera associativa, con riduzioni disponibili. Per prenotazioni, è possibile contattare il teatro ai numeri 06 68801089 o 353.39.25.682.
In conclusione, “Herbarie, le chiamavano streghe” è una potente esplorazione delle dinamiche di genere, del potere e della conoscenza, che attraverso la lente del teatro invita a una profonda riflessione culturale e sociale. Un’occasione imperdibile per chi cerca nel teatro non solo intrattenimento, ma anche ispirazione e consapevolezza.