Chi siamo? È possibile fuggire dagli schemi in cui siamo incasellati? Autopilot è la storia di due ragazze che cercano con tutte le loro forze di emanciparsi dalle proprie origini sociali e dalle proprie famiglie. Completamente diverse e, allo stesso tempo, reciprocamente sia infuriate sia attratte dai valori l’una dell’altra, si incontrano e si innamorano. È un viaggio continuamente in bilico tra il loro desiderio di incontrarsi e la loro solitudine.
NOTE DI REGIA
Autopilot è la storia, cronologicamente frammentata, di due ragazze che si incontrano sul lavoro, fanno amicizia e poi si innamorano. La cronologia degli eventi della loro relazione, dal suo inizio alla sua fine è raccontata in ordine cronologicamente sparso, permettendo allo spettatore di avere un livello di informazione più alto rispetto ai personaggi, e quindi di leggere in maniera diversa le loro azioni e le loro parole.
Il testo mette in campo questioni insanabili come la differenza di classe, ma anche questioni etiche legate all’intelligenza artificiale, nello specifico alle automobili a guida autonoma. “Chi salvare?” in caso di incidente inevitabilmente fatale; secondo quali criteri programmare la decisionalità dell’automobile? Non c’è veramente una risposta giusta.
Questo dilemma funge da cornice e metafora di come noi gestiamo le nostre relazioni e le nostre scelte di vita. Attraverso questa domanda senza risposta ci interroghiamo anche sul nostro modo di relazionarci all’altro, sul sacrificio a cui siamo o meno predisposti, su un egoismo di fondo che forse si cela dietro ogni nostra scelta, anche quella apparentemente più altruista e sulla solitudine dalla quale non riusciamo ad evadere.
Le due attrici sono in scena da sole, in uno spazio vuoto che permette il fluire dei continui salti temporali e spaziali del testo. A loro il compito, con la sola recitazione, di guidarci nei frammenti dei ricordi della storia di Nic e Rowan.
Elena Orsini
“Autopilot è una metafora che ci parla di incertezza: basta una riga di codice per influenzare il comportamento di un veicolo così come basta una decisione sbagliata per determinare come andranno le nostre vite. Credo nell’importanza di parlare di questa incertezza, che pervade la nostra generazione e ci coinvolge tutti.”
Mario Scandale
Ben Norris
Scrittore, attore e regista. Il suo secondo opuscolo di poesie, Some Ending, è stato pubblicato da Verve Poetry Press nel maggio 2019 ed è due volte campione nazionale di poetry slam del Regno Unito, esibendosi ovunque, dal Glastonbury Festival ai Proms alla Royal Albert Hall. La sua mostra personale di debutto, “The Hitchhiker’s Guide to the Family”, ha vinto il premio IdeasTap Underbelly 2015 all’Edinburgh Fringe Festival prima di essere in tournée nel Regno Unito e in Australia. L’opera d’esordio di Ben, “Autopilot”, è stata presentata in anteprima al Festival Fringe di Edimburgo del 2022, dove è stata nominata da The Stage come uno dei migliori spettacoli dell’anno. È stato anche nominato per il Popcorn Prize for New Writing nel 2020, l’anno del festival cancellato, quando era stato originariamente programmato
TREND
nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione
festival a cura di Rodolfo di Giammarco
1 novembre – 17 dicembre 2022
Teatro Belli – piazza Sant’Apollonia 11/a- 06 5894875
spettacoli ore 21,00 – ingresso posto unico € 18
Dal 20 al 21 novembre ore 21
AUTOPILOT
di Ben Norris
traduzione e regia Elena Orsini
con Elena Orsini e Ilaria Martinelli
supervisione Mario Scandale
costumi Valeria Forconi
luci Alessio Pascale
musiche Federico Mezzana
produzione Compagnia OrMa
Fonte: Maresa Palmacci