Approda a Roma, all’Altrove Teatro Studio, dal 24 al 26 novembre, LEVIATANO, spettacolo di Riccardo Tabilio, diretto da Marco Di Stefano.
In scena Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello, Andrea Trovato. Tre microfoni. Due chitarre. Un distorsore. Tre attori – musicisti – performer. Leviatano è un racconto profondamente radicato negli anni ’90, decennio del grunge, neo punk e brit pop. Ed è proprio grazie a questa musica – interpretata dal vivo dagli attori – che prende vita uno spettacolo che mescola realtà e finzione, anni ’90 e contemporaneità, teatro e concerto. Leviatano è uno spettacolo rock. Da vedere, ascoltare e ballare. Leviatano nasce dall’immaginario della nostra adolescenza, piena di sogni e fallimenti. Un’adolescenza difficile, come tutte le adolescenze, ma anche molto divertente. Siamo partiti da noi, dal nostro vissuto, per indagare le infinite risorse della stupidità umana. Beh, non è stato difficile.
Annota Riccardo Tabilio: “Nel 1995 la polizia di Pittsburgh, Pennsylvania, si presenta a casa di McArthur Wheeler per arrestarlo: McArthur Wheeler, 44 anni, incensurato – un metro e sessantotto per 128 chili – è stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata ai danni di due banche. Apre la porta agli agenti e sbianca: “Com’è possibile? Ma io avevo in faccia il succo di limone.” Il succo di limone… Gli inquirenti si scambiano uno sguardo. Il succo di limone ossia… il succo dell’invisibilità? Il caso di un rapinatore improvvisato che, suggestionato da un esperimento con l’inchiostro simpatico, si strizza un limone in faccia e poi assalta due banche finisce in mano a due studiosi di psicologia sociale, David Dunning e Justin Kruger. Il caso Wheeler diventa lo spunto per una “teoria della stupidità”: il cosiddetto Effetto Dunning-Kruger. La ricerca viene pubblicata, ha un enorme successo e consegna al mondo l’archetipo mitologico degli stupidi: McArthur Wheeler, appunto. Leviatano parte da qui, da questa storia di cronaca degli anni ‘90, e la racconta a partire dalle fonti giornalistiche e accademiche. La insegue e la interpreta, affondando lo sguardo nella stupidità – motore potente della Storia – e nelle sue origini. Come il romanzo di Paul Auster a cui Leviatando deve il suo titolo, compie una ricostruzione, ricercando in essa – la storia di un uomo solo tra le rovine dell’America post-industriale – in controluce, la filigrana del mondo contemporaneo.”
LEVIATANO
Di Riccardo Tabilio
Con Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello, Andrea Trovato
Drammaturgia Chiara Boscaro
Regia Marco Di Stefano
Una coproduzione Network NdN, Teatro Libero Palermo, Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona, Centro Teatrale MaMiMò
Col supporto di TRAC – Centro di residenza teatrale Pugliese, AterlierSì, Dracma – Centro sperimentale di arti sceniche
DAL 24 AL 26 NOVEMBRE
Venerdì e Sabato ore 20
Domenica ore 17
Biglietti: Intero 15€_ Ridotto 10€
Altrove Teatro Studio – Via Giorgio Scalia 53, Roma
Per informazioni e prenotazioni: telefono 3518700413
Fonte: Ufficio Stampa Maresa Palmacci