L’estate romana 2013 con il suo calendario ricco di eventi e spettacoli per tutti i gusti, chiama turisti e cittadini sullo sfondo del classico scenario delle Terme di Caracalla all’immancabile appuntamento con l’opera lirica, proponendo dall’1 al 6 agosto la Tosca di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa. Direttore Renato Palumbo, regia e costumi di Pier Luigi Pizzi , orchestra e coro del Teatro dell’Opera.
Sullo straordinario palcoscenico nel complesso archeologico di suggestiva bellezza e valore storico, in una atmosfera quasi irreale hanno luogo rappresentazioni di lirica, danza e teatro tra le più conosciute anche dal pubblico internazionale.
Storia d’amore, d’arte e di libertà, la Tosca fu rappresentata a Roma il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi, oggi Teatro dell’Opera, alla presenza della regina Margherita di Savoia. In seguito girò i teatri lirici di tutto il mondo e nel 1941 la grande Maria Callas ne fu la prestigiosa interprete.
L’opera tra le più note del melodramma musicale italiano, vede l’infelice storia d’amore della protagonista intrecciarsi con le vicende storiche della repubblica romana del 1800.
L’azione si sviluppa attorno a tre figure fondamentali: Floria Tosca, Mario Cavaradossi, pittore e suo amante e Scarpia, capo della polizia papalina. Dopo il fallimento della napoleonica repubblica romana, lo Stato Pontificio cattura i suoi ultimi rappresentanti e tra questi Cesare Angelotti, ex console e patriota, che fuggito dalle oscure carceri di Castel Sant’Angelo, viene nascosto e protetto dai suoi amici Mario e Tosca.
Ma il perfido barone Scarpia, follemente invaghito di Tosca è sulle loro tracce e ordisce una trappola per catturare il fuggiasco e contemporaneamente liberasi di Mario e sedurre Tosca. Riesce a catturare Mario con l’accusa di cospirazione, poi costringe Tosca a cedere alle sue lusinghe in cambio della vita del prigioniero. Tosca finge di accettare, ma appena in possesso del salvacondotto, lo uccide. Corre ad avvertire Mario della finta esecuzione, ma quando s’accorge dell’inganno, affranta dal dolore, si getta dall’alto di Castel Sant’Angelo nel Tevere. Il monumento giganteggia nell’immaginario collettivo del pubblico romano dove passato e presente della città eterna si fondono indissolubilmente.
La Tosca è infatti l’opera più drammatica di Puccini: la trama abbonda di musica e colpi di scena che si succedono e si sovrappongono a ritmo tale da tenere lo spettatore sempre attento al palcoscenico. Il discorso musicale è veloce, solo spezzato dai duetti di Tosca e Mario e da armonie ampie e struggenti. I momenti più poetici sono infatti le tre famose romanze, “Recondita Armonia”, “Vissi d’arte” del secondo atto e “Lucevan le stelle” del terzo atto, affidata alla voce tenore, quando Mario, chiuso in carcere, ricorda i momenti più intensi trascorsi con Tosca, con parole e musica che evocano nostalgia, passione, e tanta disperazione. L’opera tra le più celebri e amate della nostra musica lirica suscita sempre fascino ed interesse da parte del pubblico italiano ed estero, vuoi per la narrazione di un amore eroico d’altri tempi, vuoi per gli avvenimenti di forte impatto, vuoi per la sua musica facile ed estremamente popolare. La musica di Puccini è stata infatti definita leggera per l’uso degli accordi che caratterizzano il suo stile, nel senso che molte “arie” possono essere suonate come se fossero canzoni. Tanto sentimento e romanticismo, forse oggi ne abbiamo bisogno un po’ tutti.