Gino Paoli

Gino Paoli e la sua tournée senza fine…

Gino PaoliNon è certamente facile, per un artista che ha iniziato a registrare album a partire dai primissimi anni ’60 (precisamente nel 1961, anno dell’uscita di “Gino Paoli”, disco omonimo del cantautore di Monfalcone), preparare una raccolta dei suoi migliori successi. Se è complicato scegliere quali brani inserire in questo ipotetico greatest hits, non è senza dubbio da meno quello di selezionare le canzoni da inserire in scaletta per un concerto. Tutto ciò può, infatti, rilevarsi arduo quando i successi sono tanti, quindi moltissimi album, singoli e parecchi tour. Eppure Gino Paoli non conosce soste significative, perché continua a sfornare album, raccolte, dischi dal vivo e, chiaramente, a fare lunghe tournée in giro per l’Italia; senza disdegnare poi diverse apparizioni in tv.

Paoli è nato nel 1934, quindi non si può dire proprio che sia un giovincello, nonostante ciò durante la sua vita si è sempre messo in discussione, arrivando anche alla decisione di scendere in politica (qualcuno, oggi, direbbe “salire”…) per un periodo. Oltre a questo, ha avuto relazioni abbastanza turbolente, basti pensare a quella con l’attrice Stefania Sandrelli, che all’epoca della loro storia era ancora minorenne. Il cantautore ha pure tentato il suicidio nel 1963, a causa di una serie di difficoltà tra cui un po’ di amarezze sentimentali. Queste le sue parole nel corso di una bella intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, e pubblicata il 12 dicembre del 2005 sul Corriere della Sera: “Ogni suicidio è diverso, e privato. È l’unico modo per scegliere: perché le cose cruciali della vita, l’amore e la morte, non si scelgono; tu non scegli di nascere, né di amare, né di morire. Il suicidio è l’unico, arrogante modo dato all’uomo per decidere di sé. Ma io sono la dimostrazione che neppure così si riesce a decidere davvero. Il proiettile bucò il cuore e si conficcò nel pericardio dov’è tuttora incapsulato. Ero a casa da solo. Anna, allora mia moglie, era partita; ma aveva lasciato le chiavi a un amico, che poco dopo entrò a vedere come stavo…
Tuttavia, la miglior medicina per lui è stata senz’altro la musica, che è diventata la sua prima passione fin dai tempi della cosiddetta “Scuola genovese”. Alcuni dei suoi amici dell’epoca non sono certo degli sconosciuti, basti pensare a Fabrizio De André, Luigi Tenco, Bruno Lauzi e Umberto Bindi, tutti appartenenti a quella “Scuola”. I suoi inizi non sono semplicissimi, ma il grande successo arriverà grazie alle collaborazioni, prima tra tutte quella con Mina del 1960. Paoli, infatti, ha scritto per lei uno dei brani più significativi e struggenti dell’intera storia della musica italiana, “Il cielo in una stanza”.
Gino Paoli_e_Ornella_Vanoni_nel_1963Molto importante sarà poi l’incontro con la cantante Ornella Vanoni, la cui storia darà il via ad altri grandi successi di Paoli: “Senza fine”, “Anche se”, “Me in tutto il mondo”. Altro brano che lo porterà in cima alle classifiche sarà “Una lunga storia d’amore”, che il cantautore compone per la colonna sonora del film diretto da Paolo Quaregna, “Una donna allo specchio” (1984). Dopo un periodo di appannamento per quanto riguarda la popolarità, Paoli torna in grande spolvero con l’album del 1991 intitolato “Matto come un gatto”, che contiene un brano che all’epoca è stato cantato e fischiettato un po’ da tutti, “Quattro amici”. L’anno successivo registra, assieme alla figlia Amanda Sandrelli, “La bella e la bestia”, canzone composta per i titoli di coda della versione italiana del film omonimo della Disney. Nel 2002 torna per la quinta volta al Festival di Sanremo col brano “Un altro amore”, che arriverà al terzo posto nella classifica finale e gli permetterà di vincere il premio della critica per “il miglior testo”.
Raccontare le vicende artistiche di Paoli in un semplice articolo sarebbe un po’ riduttivo, a causa delle tante cose da dire e questo tralasciando altri particolari della sua vita privata. Non rimane allora che ricordare il prossimo appuntamento live romano, questo perché è sul palco che questo cantautore si esprime bene, ottenendo sempre una buona risposta di pubblico. Paoli arriverà a Roma col suo nuovo tour, domenica 24 marzo 2013. Appuntamento al Sistina, ore 17, nell’ambito della “Settimana della Musica”.
Non c’è miglior modo, forse, per terminare tale articolo, che riportare un significativo estratto di un’intervista rilasciata a Michela Proietti del Corriere della Sera (18 giugno 2009): “Vivo pensando che c’è ancora tanto tempo davanti, Zavattini a 84 anni diceva di tenere i più belli da leggere per gli anni che sarebbero venuti”.
Siamo nel 2013 e qualcosa ci dice che, tenendo conto di quelle parole, per lui il bello debba ancora venire…

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