Shrek musical

Il simpatico Shrek in scena al Teatro Olimpico

Shrek musicalDal 14 febbraio al 3 marzo 2013, al Olimpico viene proposto al gradimento del pubblico romano ancora un musical. Si tratta di Shrek, la commedia musicale ispirata al primo film d’animazione del 2001 che portò sugli schermi la fiaba omonima di William Steig. Il film prodotto dalla Dreamworks fu presentato in concorso al 54º Festival di Cannes e vinse l’Oscar per il miglior film d’animazione.
Da allora a questi personaggi sono state dedicate ben quattro pellicole sempre apprezzate dalla critica. La rivisitazione teatrale prodotta da LV spettacoli – diretta da Ned Grujic e Claudio Insegno, con le coreografie di Valeriano Longoni – ricalca bene lo spirito del film, portando sul palco il mondo fantastico delle favole in modo assolutamente inedito, perché i nostri eroi non sono il solito principe azzurro o la fata turchina bensì un simpatico orco brontolone, una principessa-orchessa (tra cui nasce una sorprendente storia d’amore) e un ciuchino parlante.
Il lavoro teatrale mira ad adattare personaggi, situazioni e dialoghi al pubblico italiano: ben curati i doppiaggi, rivoluzionari gli effetti speciali nelle ricostruzioni di ambienti e atmosfere suggestive, comicità schietta e mai volgare.

ShrekShrek – Nicolas Tenerani – è un grosso orco verde, burbero e scontroso che vive in uno splendido isolamento nella sua amatissima e puzzolente palude dove fa il bagno. Un bel giorno il suo spazio viene saccheggiato dagli esseri incantati delle fiabe, cacciati dal loro regno dal crudele principe nano Lord Farquaad: topolini fastidiosi, tre porcellini, un lupo cattivo. Shrek, allora, pur di salvare la sua privacy, stringe un patto con Farquaad, che s’impegna a liberare la palude dai rumorosi ospiti, una volta diventato re e aver sposato la bella principessa Fiona – Alice Mistroni – tenuta prigioniera in una oscura torre da una feroce draghessa. Shrek sarà accompagnato nella nuova avventura da un mulo chiacchierone – Emiliano Geppetti – che è diventato nel frattempo, suo fedele amico. I due riusciranno nell’impresa, ma durante il viaggio di ritorno verso il castello di Farquaad, nasce tra Shrek e Fiona uno strano sentimento. Il finale è un colpo di scena, veramente buffo e inaspettato, perché Fiona nasconde un terribile segreto, la principessa è in realtà un’orchessa che aspetta il bacio dell’amore per essere finalmente liberata dall’incantesimo. La novità di questo lavoro sta nella iconografia che è del tutto al di fuori dagli schemi: l’orco che non incute paura anzi simpatia, la principessa Fiona che è tutt’altra creatura, il dolce e affettuoso ciuchino che sembra più un docile cagnolino. Tutto questo può alludere al fatto che per poter interpretare la realtà da diverse prospettive e sensazioni, occorre dar libero spazio alla fantasia e veicolare il messaggio positivo dell’accettazione di noi stessi e di tolleranza e curiosità verso qualunque forme di diversità. Rivelatrice a questo proposito è la frase di Shrek che durante il viaggio alla ricerca di Fiona, quando raccoglie e mangia una cipolla, sotto lo sguardo inorridito di ciuchino, afferma che “gli orchi sono come le cipolle, hanno diversi strati”; non giudicare dalle apparenze, cercare di capire l’anima, gli strati più nascosti d’una persona. Shrek infatti è profondamente buono e demolisce tutti i classici miti della Disney che hanno emozionato la nostra infanzia (indubbiamente ineguagliabili) perché è un piccolo capolavoro di originalità nei contenuti e nelle forme, quasi una fiction moderna, ma come tutte le favole alla fine l’amore trionferà, seppur in un modo così inconsueto, divertente e sconvolgente.
Invitiamo tutti gli appassionati di questo genere di spettacolo a condividere con amici e famiglia una serata piacevole, uno spettacolo reso unico anche da costumi e maschere davvero ben fatte, tanta musica e un sapiente allestimento scenografico.

Immagini tratte da wikipedia

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