Una vita praticamente all’insegna dell’Hard Rock e dell’Heavy Metal. Pino Scotto è uno dei personaggi più conosciuti dai metallari italiani, anche perché non passa proprio inosservato in quanto a dichiarazioni e modo di vivere ed intendere il rock’n’ roll.
Pino Scotto ha militato inizialmente nei Vanadium, band metal degli anni ’80 con chiari riferimenti a gruppi che hanno praticamente segnato un’epoca, in primo luogo Deep Purple, Uriah Heep e Judas Priest. Game Over (1984) raccoglie ottimo consenso di pubblico, vendendo un numero considerevole di copie. All’inizio degli anni ’90 saranno costretti allo scioglimento e questo a causa del fallimento della loro etichetta discografica denominata Durium. Pino Scotto decide così di intraprendere una carriera come solista, pubblicando l’album “Il grido disperato di mille bands” (1992), che vedrà la collaborazione del chitarrista di Vasco Rossi, Andrea Braido e quello di Enrico Ruggeri, ossia Luigi Schiavone. Tuttavia Scotto deciderà di partecipare pure a diverse trasmissioni, ad esempio “Database” su Rock Tv, oppure partecipando spesso a “Chiambretti Night”. Le sue parole sono spesso di fuoco, specialmente quando attacca lo show business attuale, dove sarebbe assente la meritocrazia, inoltre si scaglia contro quegli artisti che, a suo dire, avrebbero tradito lo spirito rock e metal, mettendo ai margini una certa attitudine. Adesso l’artista campano è pronto per l’ennesimo tour della sua carriera, chiamato “Codici Kappaò”, nome anche del suo ultimo album di brani inediti uscito nella primavera 2012. Scotto si esibirà, il 16 febbraio 2012, presso Orion Live di Ciampino (inizio ore 22.30). Ad aprire la serata, il gruppo metal demenziale Nanowar of Steel.