Stanze dedicate alla “giustizia acustica”, burattini che sperimentano la morte, catastrofi ambientali, riti sciamanici e suoni dal Sud globale.
SHORT THEATRE 2023
Radical Sympathy
XVIII edizione
fino al 17 settembre
ROMA (e altrove)
programma del 7 settembre
Radio That Matters
h17-23 | Mattatoio
ingresso libero
Alla voce del verbo abitare
h17-23 | Mattatoio
ingresso libero
Chiara Bersani
Sotto il sotto del bosco
h19 | Carrozzerie n.o.t
gratuito con prenotazione obbligatoria
Gruppo Uror
Rosso
Anteprima
h19.30 | Mattatoio
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Silke Huysmans & Hannes Dereere
Mining Stories
Prima Nazionale
h21 | Mattatoio
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Lorena Stadelmann
Bolero de Bienvenida
Prima Nazionale
h22.15 | Mattatoio
acquista il biglietto
La Diferencia
selezioni musicali
h19-00.30 | Mattatoio
ingresso gratuito
Dopo l’anteprima del 3 settembre al Teatro Argentina, protagonista una delle più autorevoli voci nel panorama dei Black Studies, il poeta e docente americano afrodiscendente Fred Moten, entra nel vivo la programmazione della 18° edizione di Short Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts con la direzione artistica di Piersandra Di Matteo che fino al 17 settembre attraversa il territorio della città di Roma.
La giornata del 7 settembre si apre alla Pelanda del Mattatoio con l’attivazione della “stanza acustica” di Radio That Matters, che rimarrà allestita fino al 10 settembre, ogni giorno dalle 17 alle 23. Quattro giorni di palinsesto multi-vocale e polifonico che accoglie opere sonore, suoni risultanti da processi collettivi, prese di parole da realtà militanti o da spazi silenziati. Un palinsesto in cui il suono diventa medium relazionale, capace di generare o accompagnare dinamiche affettive, e che vede coinvolti artiste, attivisti, collettivi e archivi sonori, costruito in alleanza con altri progetti radiofonici. Proseguendo la ricerca intorno all’intersezione tra arti performative e dimensione acustica, Short Theatre è infatti capofila del progetto europeo Radio That Matters che coinvolge diversi partner internazionali: Errant Sound (DE), Paralèlle (FR), Baltic Circle Festival (FI), PAV s.n.c. (IT) e Radio Papesse (IT) e ASP S. Alessio – Margherita di Savoia (IT) come Associated Partner. Il progetto prevede un percorso di ricerca nel campo dei formati performativi legati all’audio e al sonoro, e nel campo della pratica e delle sperimentazioni di forme di accessibilità nell’area dello spettacolo dal vivo a favore di persone con disabilità visiva. Il format, curato da Giulia Crisci, è pensato per il festival come invito all’ascolto collettivo e singolare, come pratica di attenzione, esercizio di sintonizzazione, riverbero, risonanza con altri, mettendo a lavoro il concetto di “giustizia acustica”, come partizione dell’udibile e redistribuzione sonora, teorizzato da Brandon LaBelle: quali voci riescono a emergere nella panphonia quotidiana? Come queste emissioni impattano sui processi di auto-determinazione? Che rapporto c’è tra suono e accessibilità? Il saggio Giustizia Acustica. Ascoltare ed essere ascoltati dell’artista e teorico statunitense Brandon LaBelle infine sarà proprio il secondo volume pubblicato nella collana Short Books, inaugurata lo scorso anno e realizzata in collaborazione con NERO Edition.
Negli stessi orari e negli stessi giorni al Mattatoio sarà possibile visitare Alla voce del verbo abitare, selezione di opere video e fotografiche a cura dell’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Alle ore 19 invece ci si sposta alle Carrozzerie n.o.t per Sotto il sotto del bosco di Chiara Bersani, restituzione del laboratorio nato nel solco della ricerca per la sua nuova performance Sottobosco, realizzato nei giorni precedenti e rivolto a persone con disabilità motoria di diverse età. Tornando al Mattatoio alle 19.30 andrà in scena Rosso, performance teatrale firmata da Gruppo Uror e presentata al festival in anteprima. Nato dall’incontro tra Evelina Rosselli e Caterina Rossi, avvenuto durante gli anni dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, il Gruppo Uror riapre le pagine di Cappuccetto Rosso – una di quelle sostanze che attraversa l’immaginario occidentale da un tempo incalcolabile, imprimendo tracce che si trasmettono di generazione in generazione, deformando credenze e convinzioni – andando alla ricerca di note e accenti, rimossi dalla tradizione, che possano generare nuove vibrazioni, stravolgendo ciò̀ che la contemporaneità̀ finora ha conservato di questa vecchia storia. Tre le figure che affiorano dall’ombra: un burattino, la sua animatrice, una performer. Avendo appreso della morte imminente di sua nonna, Rosso – il burattino – si incammina nel buio nel tentativo di liberarla dal giogo della Fine. Qui avviene l’incontro con la metamorfosi, creature in trasformazione, soggette alla ciclicità dei corpi, che nascono e muoiono, e che, una volta morte, generano altra vita. Nel solco che esiste tra organico e inorganico, nella relazione tra la carne viva dell’umano e quella del burattino. Attraverso un gioco di contrasti arcaici, Rosso esplora il mistero, scandaglia l’insondabile inorganico della vita: può un burattino esperire la morte?
Sempre al Mattatoio ma alle ore 21 appuntamento con la Prima Nazionale di Mining Stories, un lavoro teatrale di Silke Huysmans & Hannes Dereere. Il duo belga mette in scena una tragica vicenda avvenuta nel 2015: il collasso di una diga nel sud del Brasile che provocò un fiume di fango e rifiuti tossici proveniente dalle vicine miniere di estrazione riversandosi nel Rio Doce per poi raggiungere l’Oceano Atlantico. Una devastante inondazione che distrusse una gran quantità di villaggi della zona di Minas Gerais. Uno dei più gravi disastri ecologici mai registrati. Lo spettacolo andrà in replica il giorno seguente.
Subito dopo alle 22.15 (con replica il giorno successivo) un’altra Prima Nazionale: si tratta di Bolero de Bienvenida, performance dell’artista svizzero-guatemalteca Lorena Stadelmann, conosciuta anche per il suo side project musicale Baby Volcano (e in questa seconda veste si esibirà live al festival il 9 settembre). Bolero de Bienvenida è un rito sciamanico contemporaneo che elegge il canto come strumento performativo e in cui la matericità del corpo e la sua relazione con voce e oggetti riattraversa il repertorio della danza.
Infine, negli spazi aperti del Mattatoio, dal tramonto alle prime ore della notte, si potranno muovere i fianchi con le selezioni musicali di La Diferencia, duo italo-peruviano di base a Roma che esplora la nuova musica elettronica dell’altro emisfero, le produzioni di artisti non occidentali o post-immigrati e di etichette indipendenti a loro legate. Una rappresentazione del Sud globale e dei suoi infiniti linguaggi.
Short Theatre 2023 è ideato e organizzato da AREA06
con la direzione artistica di Piersandra Di Matteo
con il contributo di MiC – Fondo Unico per lo Spettacolo, Roma Capitale, Azienda Speciale Palaexpo, Teatro di Roma – Teatro Nazionale
realizzato con il sostegno di Fondazione Alta Mane Italia
e con il supporto di Città Metropolitana di Roma Capitale e ATCL circuito multidisciplinare del Lazio, Radio That Matters, Fabulamundi New Voices, Nationales Performance Netz International Guest Performance Fund for Dance, Istituto Svizzero, Institut Français Italia, Fondazione Nuovi Mecenati, Villa Medici, Le CENTQUATRE-PARIS e Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Flanders State of Art – Vlaanderen/Verbeelding werkt
Main Sponsor GUCCI
Comunicazione Lorenza Accardo
Ufficio stampa GDG press
Fonte: GDG Press