Tor Bella Monaca Teatro Festival: dal 10 al 16 luglio 2023

Tor Bella Monaca Festival – Arena Estate
Il Teatro Tor Bella Monaca è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale Assessorato alla con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura

Gli spettacoli dal 10 al 16 luglio 2023

L’estate al TBM è da poco iniziata all’insegna del teatro classico, della comicità, della musica e di spettacoli dedicati anche ai più piccoli. Dal 10 al 16 luglio la programmazione si dipana lungo un’arco narrativo intenso ma soprattutto che stimola le menti
La seconda settimana di luglio si apre con “La donna di Samo” una produzione Seven Cults. Solo la serata di martedì 11 luglio il TBM ospita lo spettacolo di Menandro
interpretato da Roberto Zorzut, Bruno Governale, Alessandra Cavallari e Ana Kusch i quali sono diretti da Roberto Zorzut. La commedia scritta da Menandro, autore ateniese del terzo secolo a.C., popolarissimo in tutto il bacino mediterraneo, è ricca di riconoscimenti improvvisi, rapimenti e situazioni complicate che girano intorno al tema dell’amore. “La donna di Samo” vive di intrecci complessi giocati sulla sorpresa e improvvisi cambiamenti di situazione. Gli innamorati, divisi da iniziali ostacoli si trovano ad affrontare numerose difficoltà e peripezie, fino a coronare il loro amore e ricomporre la felicità iniziale che per un equivoco o errore era stata turbata. Il valore della commedia sta nell’ineguagliabile capacità di presentare “caratteri”, personaggi di una convincente credibilità psicologica e sentimentale. Un rito teatrale in maschera che conserva tutto il suo fascino. Scene Renato Mambor e Roberta Gentili; Maschere Emanuele D’Andrea, Roberta Gentili e Roberto Zorzut; Musiche di Marco Abbondanzieri; Canto Maria Piazza; Accompagnamento Piero Brega; Movimenti di scena Michéle Sigillo; Costumi marinaschi collectif.
“Shake in comedy – Tutto Shakespeare come non andrebbe mai fatto”, produzione Politeama srl, sarà in scena mercoledì 12 luglio. Scritta e diretta da Leonardo Buttaroni la rappresentazione vede sul palco Alessandro Bevilacqua, Christian Galizia ed Ermenegildo Marciante, che si calano in un’immersione assurda e pop nel mondo shakespeariano, una visione parodistica e grottesca di tanti testi del bardo. Lo scopo è divertire il pubblico, interagire con loro e renderli protagonisti assoluti per tutta la durata della commedia abbattendo la quarta parete. Tre attori folli alla ricerca del vecchio e sano classico, in qualche modo cercano di portare il pubblico sulla retta via, quella del grande William unica strada verso la salvezza in opposizione alla sciatteria e al pressappochismo della nostra epoca, ma la loro goffaggine, le liti e gli errori trasformeranno questa loro impresa in una tragedia per loro e in una serata ricca di risate per il pubblico!
Giovedì 13 e venerdì 14 luglio è la volta de “I Mezzalira – Panni sporchi fritti in casa”, produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Ars Creazione e Spettacolo. Lo spettacolo è scritto da Agnese Fallongo protagonista insieme a Tiziano Caputo
e Adriano Evangelisti, che sono diretti da Raffaele Latagliata.
Un racconto tragicomico che, ai toni brillanti della commedia all’italiana, mescola le tinte fosche del giallo e che invita lo spettatore a guardare attraverso il buco della serratura di una casa “qualsiasi” per rintracciare il proprio personalissimo passato, e ricostruire così la propria storia, la storia della propria famiglia, non sempre perfetta. Il titolo “I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa” nasce da un gioco linguistico che crea una fusione tra il celebre detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa” e il concetto della “frittura” come simbolico spartiacque del binomio più antico della storia: quello tra servo e padrone, tra chi produce l’olio e chi lo possiede, tra chi può friggere tutti i giorni e chi non può friggere mai. Se è vero che la saggezza popolare insegna a mantenere celate le questioni familiari all’interno delle mura domestiche lontano da occhi indiscreti, è altrettanto vero che quelle mura non sempre bastano a contenere i segreti, i tabù e i non detti della famiglia Mezzalira, protagonista del racconto che, proprio come l’olio delle olive che raccoglie, scivola in una spirale di infausti accadimenti che la indurranno a scendere a patti col mondo esterno. Il tutto visto e raccontato da Giovanni Battista Mezzalira detto “Petrusino”, il più piccolo della famiglia che, una volta adulto, traccerà un vero e proprio arco della sua esistenza, in un caleidoscopio di ricordi che attraverseranno una vita intera, una vita fatta di luci, ombre e colpi di scena all’interno del medesimo focolare domestico. Petrusino sarà costretto a fare i conti con i fantasmi del passato per poter scendere a patti con il presente, scoprendo di non essere stato il solo a custodire un segreto. Una storia ambientata in un tempo/non tempo e in un luogo/non luogo, e restituita attraverso un linguaggio dal sapore dialettale e inconfondibilmente nostrano che non si cristallizza in un unico dialetto o nei vari dialetti regionali che caratterizzano la nostra penisola, ma tende piuttosto ad una forma meticcia e di pura fantasia, nella quale il pubblico può riconoscere una sfumatura del proprio vernacolo, ma mai una vera e propria appartenenza. La narrazione delle vicende, in cui tragedia e commedia si confondono continuamente, procederà attraverso una girandola vorticosa di ricordi rivissuti dal nostro protagonista. Musiche originali Tiziano Caputo; Scenografie Andrea Coppi; Costumi Daniele Gelsi; Distribuzione PigrecoDelta.
“Miss (ing) words – Spettacolo musicale bilingue italiano/inglese” produzione Teatro Le Maschere, è in programma venerdì 14 e sabato 15 luglio. Scritto e diretto da Natalia Cavalleri la pièce vanta le musiche originali di Alessandro Cercato
e l’interpretazione di Chiara Carpentieri, Natalia Cavalleri ed Eric Paterniani. Cosa succede se l’insegnante di linguaggio alla scuola dei maghi, Miss Words, all’improvviso comincia a non ricordarsi più le parole e a perdere piano piano l’uso della lingua? Saranno i suoi allievi migliori, Broom ed Hellion ad andare alla ricerca delle parole perdute, tra fraintendimenti, difficoltà, magia e un po’ di gelosia. I personaggi di “A Song in the Pot”, la strega Broom, sua sorella Romy, il gufetto Owl e il misterioso mago Hellion tornano in una nuova avventura bilingue, piena di musica, divertimento e nuove parole da imparare. Questa volta il giovane pubblico sarà protagonista in prima persona nell’aiutare i personaggi a svelare indovinelli e scoprire il magico mondo della lingua inglese fra omonimi e false friends.
La sera di sabato 15 luglio è il turno di “Follia d’ufficio”, produzione Teatranti Tra Tanti. La commedia è scritta e diretta da Alessandro Martorelli
che recita sul palco del TBM insieme ad Alessandro Scafati, Antonio Pellegrini, Arianna Bigazzi, Adriana Marinucci e Gianluca Zanellato. La pièce si arricchisce della partecipazione audio/video di Massimiliano Vado e Luca Avallone.
“Follia d’Ufficio” è una commedia brillante che vuole mettere in luce, nel modo più esilarante possibile, tutte le gelosie, le meschinità e i rancori che caratterizzano i rapporti umani che si instaurano nel mondo del lavoro. È uno spettacolo che gioca molto con il ritmo delle parole e la sincronicità dei movimenti. In una storia dove l’autore mette a nudo, con ironia e leggerezza, la facilità con cui l’uomo cede alle sue più infime inclinazioni pur di raggiungere i propri obiettivi. Negli Uffici della Tel To Tell, azienda multinazionale di telecomunicazioni è successo qualcosa di strano. I suoi responsabili di settore, sei persone completamente diverse l’uno dall’altra, con le loro ambizioni e le loro divergenze, si comportano in modo assurdo proprio a pochi minuti dall’inizio dei colloqui con il Direttore Generale che sceglierà tra loro il suo futuro Vice. Per capire cosa è successo, però, bisogna tornare a qualche ora prima, e cioè al momento in cui i sei scoprono, per caso, che in realtà tra di loro è già stato individuato chi dovrà ricoprire quel posto. Ma gli altri ovviamente non sono d’accordo. Ed è a questo punto che come d’incanto tutte le invidie, le gelosie che caratterizzavano il loro rapporto vengono messe da parte per un alleanza subdola e meschina, che ha un solo scopo: quello di far apparire il prescelto, durante il colloquio, come una persona instabile e pertanto inadatta al ruolo. Ma bisogna trovare un modo, un’idea plausibile, che costringa il loro collega a rinunciare alla promozione, e che lo faccia anche di sua spontanea volontà. E ad aiutare i membri del complotto sarà lui stesso, che gli fornirà un ottimo pretesto attraverso la sua ipocondria cronica, ed una misteriosa malattia che tra le altre cose porta ad avere delle sensazioni di déjà vu prolungato e allucinazioni visive e uditive. Una malattia che qualcuno già definisce come “Sindrome da stress da ufficio”. Iniziano così una serie di espedienti esilaranti e situazioni paradossali messe in atto dai personaggi, quasi al limite del surreale, che conducono lo spettatore fino all’epilogo, spiazzante ed inaspettato. In una divertente rappresentazione di quello a cui può condurre l’ambizione umana, che troppo spesso cede, per proprio interesse, al suo lato oscuro. Scenografie Mardin Nazad; Luci Mario Angeloni; Video e audio CineLAB; Project Manager Cinzia Pace; Ufficio Stampa Antonella Valente.

Conclude la settimana “Il sogno di Gramsci – I temi liceali di un giovane ribelle”, una produzione Loft Produzioni S.r.l. Domenica 16 luglio, Gad Lerner e Silvia Truzzi diretti da Simone Rota, intratterranno il pubblico illustrando la figura del politico, filosofo, giornalista e linguista Antonio Gramsci. Nella primavera del 2022 Gad Lerner è entrato in possesso di tre temi del liceale Antonio Gramsci, fino ad allora inediti. Ciò che salta immediatamente all’occhio negli scritti liceali è come già s’intravedano nitidamente i grandi filoni del pensiero gramsciano, studiati ancora oggi in tutto il mondo e di straordinaria attualità. Il suo curriculum scolastico era stato accidentato e discontinuo fin dalle elementari nonostante l’ottimo rendimento, a causa dell’arresto del padre che aveva precipitato la famiglia in una situazione di povertà estrema. Da questa esperienza di privazioni, unita a un’insaziabile e precocissima sete di conoscenza, matura l’idea della cultura come strumento di emancipazione degli ultimi; un’idea di cultura lontana dall’intellettualismo, capace di creare negli individui la coscienza di classe. Prendendo spunto da questi preziosi documenti giovanili, Gad Lerner e Silvia Truzzi portano in scena uno spettacolo, diviso in tre parti come tre sono i temi ritrovati, che ripercorre i primi anni della vita del filosofo e politico sardo. Lo spettacolo alterna testimonianze – spesso in prima persona, ricavate dalla vastissima produzione epistolare – che rievocano la perigliosa vita del giovane Gramsci – ad analisi del suo pensiero, in grado di farci riflettere e di sorprenderci. A dispetto del quieto vivere e della realpolitik, si può e si deve sognare un mondo diverso e giusto: ecco, Il sogno di Gramsci. Scenografia Giorgia Ricci; Direzione della Mauro Ricci; Distribuzione a cura di Epoché ArtEventi.

Teatro Tor Bella Monaca – Arena Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti raggiungibile con Metro C o Linea Bus 20
Ampio parcheggio disponibile

Per informazioni e prenotazioni:
Telefono 062010579 (dalle 10:30 alle 19:30)
Messaggi whatsapp 3920650683
ORARIO SPETTACOLI: 21

Botteghino: dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 21,30
Acquisto online su Vivaticket
BIGLIETTI
intero 12,00 Euro
ridotto 10,00 Euro
giovani 8,00 Euro
GIFT CARD 78,00 Euro (10 ingressi)

UFFICIO STAMPA TEATRO TOR BELLA MONACA
Rocchina Ceglia
Maresa Palmacci

Fonte: Maresa Palmacci

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