La settimana entrante che il TBM propone al pubblico affezionato e non è ricca di sfumature teatrale che vanno dal classico alla danza, dagli spettacoli nati dai laboratori teatrali alla comicità e all’inclusione in ogni sua sfaccettatura grazie a “L’Altro Festival”. Dal 19 al 25 giugno si apre il sipario su un ultimo stralcio di stagione invernale
La rappresentazione “Un copione già scritto” apre la nuova settimana del TBM. Lunedì 19 giugno si apre il sipario e sul palco Sabrina Bianchini, Rosalia Bisconti, Riccardo Chieppa, Cristina D’Andrea, Patrizia De Biase, Luigi Di Cristo, Enrico La Pietra, Marianna Morena e Annalisa Spadoni sono diretti da Alioscia Viccaro. “L’umorismo è il disaccordo tra la vita reale e l’ideale umano; fra le nostre aspirazioni e le nostre debolezze e miserie.” – Luigi Pirandello. “Un copione già scritto” è una pièce che scaturisce naturalmente dal percorso del laboratorio teatrale tenutosi quest’anno e che disegna una storia divertente sull’identità, sulla difficoltà della comunicazione tra esseri umani e sul potente desiderio di essere veramente vivi e liberi, in definitiva sul libero arbitrio. La vicenda inizia con un gruppo di attori impegnati a preparare uno spettacolo. Durante questa prova verranno interrotti dal misterioso arrivo di alcuni personaggi portatori di una richiesta ben precisa: avere un ruolo, una parte, per poter andare in scena e, in questo modo, prendere finalmente vita. Ma la regista si oppone a questa bizzarra richiesta e abbandona i personaggi al loro destino. Ancora in preda allo sconforto e indecisi sul da farsi, i personaggi vengono messi a conoscenza di qualcosa che potrebbe convincere la regista a rivedere la propria decisione. Ma non tutto è come sembra: un nuovo colpo di scena rimetterà tutto in gioco, fino al sorprendente finale.
La sera di lunedì 19 giugno è dedicata a “Prova e riprova qualche cosa si trova” da un’idea di Maddalena Rizzi, spettacolo che vede protagoniste le allieve del laboratorio Donne del quartiere Attrici del presente: Luigia Bernarndo, Fabio Budano, Claudia Caoduro, Mariantonietta Cautillo, Emanuela D’Anastasio, Raffaella Di Falco, Debora Dini, Federica Donati, Anna Gabrielli, Patrizia Gianni, Romina Lerani, Leandra Martino, Patrizia Morisi, Helenia Rivi, Rita Saba, Maria Spagna e Ana Kusch. Cosa accade quando la regista decide di mettere in scena uno spettacolo sui comici di Molière e Goldoni a basso costo? Una produzione libera, indipendente, innovativa e visionaria. Prova e riprova qualche cosa accadrà ma ci vuole tanta tanta merda, come si dice tra di noi.
Martedì 20 giugno segue “E gli sposi”? produzione Artisti So(f)fusi APS, liberamente tratto da “Il Matrimonio Mancato” e scritto da Stefania De Ruvo, in cui Maurilia Antocicco, Nicolino Colantonio, Anna Farris, Giovanna Farris, Miriam Giuliani, Carla Marchetti, Enzo Nardone, Cinzia Savino e Daniele Sbaraglia sono diretti da Giovanna Paterni.
Al matrimonio non si presentano né la sposa né lo sposo. Di chi è la colpa? Chi ha lasciato e chi è stato lasciato? Situazione perfetta per scatenare chiacchiere. Sette donne ed un amico gay legati agli ex futuri sposi si confessano con ironia sui loro rapporti, sul sesso e sulle loro paure. Il vicino di casa offre uno spunto prettamente maschile in un cameo. Direzione artistica e musiche di scena Luigi Farris.
“Carini ma un po’ nevrotici” è in programma mercoledì 21 giugno, una produzione Ferro e Fuoco APS. Scritto da Aldo Nicolaj e per la regia di Alessandra Ferro, la rappresentazione vede sul palco Mario De Amicis e Diego Pacelli. In una notte di pioggia un uomo trova rifugio in una isolata casa di campagna abitata da uno strano individuo che con il suo enigmatico comportamento intimidisce lo sventurato viandante ma ben presto la situazione muta inaspettatamente e radicalmente perché qualcosa li accomuna. Si scoprirà e lo scopriranno loro stessi attraverso le loro surreali conversazioni.
Giovedì 22 e venerdì 23 giugno è il turno di “Toccata e fuga”, produzione Compagnia Linea di Confine APS. La dramamturgia di Derek Benfield è interpretata a Savina Scaramuzzino, Simone Mariani, Chiara Canitano, Raffaele La Pegna e Francesca Antonucci diretti da Roberto Belli. Mentre sua moglie è in viaggio per lavoro, George presta il suo appartamento all’amico Brian che intende “intrattenersi” con una giovane e bella ragazza. Il gesto è meno generoso di quanto possa sembrare perché, in realtà, mentre Brian è con l’amante, George è nell’appartamento di Brian “intrattenuto” da sua moglie! Tutto andrebbe a meraviglia se la moglie di George non tornasse a casa da un viaggio di lavoro prima del previsto. “Toccata e fuga” è la più famosa commedia di Derek Benfield che, con tipico humor inglese, narra in maniera esilarante tradimenti ed equivoci di ogni genere. Una scena doppia, come doppie sono le vite dei singoli personaggi. Una serie esilarante di situazioni al limite, scandiscono il ritmo della commedia, deliziando lo spettatore con innumerevoli e continui colpi di scena. Luci e fonica Renato Barabotti; Scene e costumi Angela Consalvo e Federica Sollazzo.
Tre giorni intensi, venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 giugno, al TBM saranno riservati a “L’altro Festival” di cui Andrea Palombi è l’organizzatore artistico, coadiuvato da Valerio Villa e Laura De Carolis al coordinamento. “L’Altro Festival” esprime il suo “benvenuto a ogni condizione sociale” facendo convergere diverse forme d’arte. Le serate del 23/24 e 25 giugno saranno dedicate alla danza, alla musica dal vivo con il gruppo musicale “La scelta”, al teatro con proiezioni cinematografiche e mostre d’arte. Ospiti importanti, coinvolti attivamente sul territorio, offriranno la loro testimonianza parlando e presentando importanti iniziative sociali. “L’Altro Festival” vuole evidenziare e rimettere in discussione la “necessità di volersi intrappolare in una categoria”, dividendosi, così facendo, tra realtà etniche, linguistiche, religiose, di genere, di identità e orientamento sessuale. “L’Altro Festival” ha una importante missione: intende trasformarsi in un luogo aperto, protettivo che abbraccia tutte le differenze, celebrando e promuovendo l’umanità.
- Altro Festival
- Danza, Arte ed inclusione
Prima serata – 23 giugno
Seconda serata – 24 giugno
Terza serata – 25 giugno
L’Altro Festival – venerdì 23 giugno – Prima serata
Coreografie di Silvia Martinadonna, Francesca Lombardo e Livia Porzio, Gaia Tinarelli, Andrea Palombi e Vincenzo De Rosa.
Serata d’apertura che offre da subito un panorama introspettivo variegato: il primo benvenuto si rivolge proprio ai coreografi ospiti del festival che compongono una serata inaugurale di danza e teatro fisico esplorando con i propri lavori tematiche scelte dal mondo del sociale e dell’inclusione. Video proiezioni, esposizioni fotografiche, sculture sulla realtà suburbana del territorio e sull’inclusione, una mostra di lavori su tela saranno elementi di partecipazione che abiteranno lo spazio del teatro insieme al pubblico e i suoi protagonisti.
L’Altro Festival – sabato 24 giugno – Seconda serata
Corerografie Andrea Palombi; drammaturgia Christine Grimandi.
La seconda serata ha un focus specifico che vede la donna il centro del percorso insieme: mostre di sculture e video proiezioni porranno il tema della violenza sulla donna come spunto di analisi e di denuncia. Gli spazi saranno di nuovo abitati da un comune sentire che tenderà a sensibilizzare i propri partecipanti in nome di una contro-risposta decisa ed energica. La serata di danza si sviluppa con un lavoro monografico dedicato alla vita della cantante Edith Piaf, personaggio eccentrico dal vissuto burrascoso che ha sempre dimostrato di sapersi rialzare, riuscendo a neutralizzare le proprie profonde e radicate angosce ed ergendosi con la forza di chi vuole continuare a lottare e a vivere. Coreografie di Andrea Palombi e danzatori della Rome International Dance Academy. La serata ospiterà inoltre l’Associazione BEAWARENOW, che si distingue da tempo con la sua attività nel campo del sociale centrata sulla sensibilizzazione delle giovani generazioni attraverso l’arte partecipativa in difesa dei diritti umani in particolare di genere e violenza contro le donne.
L’Altro Festival – domenica 25 giugno – Terza serata
con Mattia del Forno, Francesco Caprara, Emiliano Mangia, Andrea di Cesare e Menotti Minervini.
Serata conclusiva del festival che fa della danza e della musica dal vivo il suo atto finale. Protagonista in scena sarà il gruppo musicale “La Scelta”, che proporrà un programma inerente al sociale e all’inclusione, arricchito dall’intervento dell’attore Mirko Frezza, PAN-IC, Ismael Mbaye e alcuni danzatori della Rome International Dance Academy.
Sabato 24 giugno è la volta di “Le voci di dentro”, produzione IPC Insieme Per Caso APS, di Eduardo de Filippo e per la regia di Angelo Grieco. Protagonisti sul palco Angelo Grieco, Antonella D’Onofrio, Alessandra Ferro, Lucia Mangoni, Gianni Gliottone, Francesco De Cicco, Elisabetta Giacobbe, Piergiorgio La Rosa, Tonino Peddi, Francesco Conte, Giulia Tota, Rosaria Schettino, Martina Glover e Alessio Florio. “Le Voci di dentro” è una delle opere più diascopiche di Eduardo De Filippo. L’autore penetra nella coscienza della famiglia Cimmaruta di cui il protagonista, Alberto Saporito, sospetta la responsabilità di un assassinio. Nel corso della trama, per molto tempo, non si capisce se Alberto ha sognato questo assassinio o vi abbia assistito realmente. È comunque l’occasione perché si dipanino sospetti e sfiducie, di tutti su tutti. È originale e accattivante scoprire come il protagonista metta in moto l’azione, denunciando questo assassinio e poi se ne faccia testimone. Ciò che rende affascinante il testo e che attrae lo spettatore è la continua sensazione di sospensione ed incertezza che oscilla tra sogno e realtà. In questa atmosfera fangosa di colpe, di sospetti, di delazioni sono coinvolti tutti, a dimostrazione tangibile di una incertezza morale tanto più cruda quanto più invade le relazioni familiari, soprattutto quella tra i due fratelli Saporito. Con questa commedia, Eduardo ha inteso dare “voce” all’animo umano nella sua versione più amara evidenziandone tratti con forti tinte negative anche in quelle relazioni familiari che, nell’affanno quotidiano, dovrebbero invece rappresentare l’ultimo baluardo dell’amore e della carità umana.
Chiude la settimana “Il sindaco del Rione Sanità”, una produzione IPC Insieme Per Caso APS. Domenica 25 giugno lo spettacolo scritto dal drammaturgo partenopeo Eduardo de Filippo sarà interpretato da Angelo Grieco, che recita e dirige Antonella D’Onofrio, Gianni Gliottone, Francesco De Cicco, Elisabetta Giacobbe, Piergiorgio La Rosa, Tonino Peddi, Antonino Di Girolamo, Ettore Di Biagio, Martina Glover, Anna Muzzica, Giulia Tota, Michele Giordano e Giuseppe Piccirillo. Antonio Barracano, uomo d’onore che sa distinguere tra gente per bene e gente carogna, è ‘Il Sindaco’ del Rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Chi ‘tiene santi’ va in Paradiso e chi non ne ha va da Don Antonio, questa è la regola. Quando gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello, il figlio della fornaia, deciso a uccidere la madre, Don Antonio riconosce nel giovane lo stesso sentimento di vendetta che da ragazzo lo aveva ossessionato e poi cambiato per sempre. Il Sindaco decide di intervenire per riconciliare madre e figlio e salvarli entrambi. Il Sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo diventa un testo di forte attualità, capace di raccontare l’eterna lotta tra bene e male. Dopo la prima messinscena, alcuni videro in Antonio Barracano un capo della camorra; altri un uomo che aveva ben in mente il senso della giustizia. Fu lo stesso Eduardo, in occasione della trasmissione televisiva del 1979, a precisare che Don Antonio solo accidentalmente è coevo al suo tempo, ma in realtà accarezza una nobile e primitiva visione del mondo, alimentata dal ricordo del suo passato e dal desiderio di un avvenire migliore. “Non è un “padrino” – dirà – ma un uomo che ha vissuto sulla propria pelle l’ingiustizia e che, per sfiducia negli uomini, si fa giustizia da sé, sperando che si realizzi alla fine un mondo che sia “meno rotondo e un poco più quadrato””.
Teatro Tor Bella Monaca – Arena Teatro Tor Bella Monaca
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