Un nuovo capitolo, o la constatazione di una band incapace di mordere ancora, che ha deciso di vendersi al pop-rock commerciale? Questo è il dilemma che ha interessato i critici musicali e, soprattutto, i fan degli Incubus, il gruppo statunitense capitanato da Brandon Boyd e capace di imporsi con album come “S.C.I.E.N.C.E.” e “Make Yourself”.
Il dilemma si è imposto a causa della pubblicazione del loro ultimo album di inediti intitolato “If Not Now, When?”, caratterizzato da un vero e proprio abbandono delle sonorità alternative metal, per sonorità più vicine, appunto, ad un pop-rock radiofonico. Addio, perciò, alle chitarre pesanti, ai cambi di ritmo, che avevano caratterizzato, soprattutto, i primi loro tre lavori. Brani come “Adolescents”, il primo singolo estratto, “Promises Promises”, o “Isadore”, fanno della melodia il punto di forza, ma ciò non può che contrariare i fan di vecchia data. Ci troviamo davanti ad un album ben prodotto, ma privo di particolari intuizioni. Non si tratta di pretendere sempre brani di rock massiccio, ma l’atmosfera che si respira è pacata anche dal punto di vista delle idee.
Certamente chi avrà modo di assistere al concerto romano, in programma presso l’Ippodromo di Capannelle il 25 giugno 2012, avrà anche modo di godersi i brani della prima parte della loro carriera, quelli che li hanno portati al successo mondiale (“New skin”, “Drive”, “Nice to Know You”, “Circles”…).
Postepay Rock in Roma 2012 è pronto, perciò, ad accogliere la band americana, che ha comunque rappresentato, insieme ad altri, un punto di svolta nel panorama crossover mondiale.